Dopo la morte della 35enne mamma di 5 figli, a Mattino 5 la testimonianza di Magda, anche lei cliente di Pamela:«Interventi fatti in amicizia»
È passata poco più di una settimana dalla morte di Samantha Migliore, deceduta dopo essersi fatta fare un’iniezione di silicone per un ritocco al seno da Pamela Andress, che avrebbe esercitato in modo abusivo la professione.
Il dramma è occorso a Maranello, in provincia di Modena. Samantha ha lasciato il marito, sposato da marzo, e i suoi 5 figli avuti da una precedente relazione. Alla luce di quanto accaduto, è intervenuta a “Mattino Cinque News“, Magda, una donna che aveva avuto anche lei un’esperienza come cliente di Pamela Andress, la transessuale che ha eseguito il trattamento estetico per cui Samantha è deceduta.
«Non colpevolizzo Pamela, la pistola in testa per farci fare il silicone non ce l’ha messa. La colpa è a metà: sua, ma anche nostra», ha detto Magda in trasmissione. «Ero consapevole che il silicone fosse bandito dal commercio, ma mi sono sottoposta comunque all’intervento, di mia spontanea volontà. Sono stata incosciente», ha proseguito la donna, che ha cominciato ad avere le prime complicazioni immediatamente dopo l’intervento. «Mi sento una miracolata. Ho fatto il silicone due anni fa e da allora ho un problema a un arto, il destro, che mi porterò dietro per tutta la vita», ha chiosato.