Caso Maddie McCann, il procuratore: “Abbiamo delle prove. Siamo sicuri l’ha uccisa lui”. Potrebbe essere finalmente arrivata la svolta nelle indagini, dopo ben 15 anni dalla scomparsa della bambina.
Un caso lungo e complesso che la polizia non è stata ancora del tutto in grado di risolvere. Lo scorso 22 aprile, le autorità hanno ufficialmente incriminato un cittadino tedesco. L’uomo, con precedenti per pedofilia e violenza sessuale, sarebbe quindi il responsabile della scomparsa, e della presunta morte, della piccola Maddie McCann. Si tratta di Christian Brueckner, 44denne che all’epoca lavorava nell’albergo di Praia de Luz, in Portogallo, dove la piccola si trovava insieme ai suoi familiari per una vacanza all’estero. A 15 anni dalla sua scomparsa, però il corpo della bimba non è mai stato ritrovato. Sul mistero si è espresso di recente un chiaroveggente, Michael Schneider. Il sensitivo, che ha già risolto quattro casi di sparizione quest’anno, ha rivelato la piccolina sarebbe stata sepolta in Algarve, a circa 20 minuti di auto dal resort in cui si alloggiava con la sua famiglia.
Il procuratore: “Siamo sicuri l’abbia uccisa”
Dopo lunghe piste ed indagini che non sono riusciti a fare chiarezza su quella che rimane a tutti gli effetti una scomparsa avvolta nel mistero, è il procuratore tedesco Hans Christian Wolters a “confermare” l’identità del rapitore della piccola Maddie. Secondo quanto si apprende da The Sun, infatti, Christian Brueckner è stato additato dal procuratore durante la puntata di Sabado (programma della TV portoghese), andata in onda ieri sera.
“Siamo sicuri l’abbia uccisa, non posso darvi ulteriori dettagli, per ora”, ha raccontato l’investigatore. E ancora: “L’indagine è ancora in corso e abbiamo trovato alcuni nuovi fatti, alcune nuove prove. Non si tratta di prove forensi, ma comunque di prove”. Ma alla domanda “è vero che ha trovato qualcosa di Madeleine McCann nel furgone di Christian Brueckner?”, Wolters non risponde: “Non voglio negarlo, ma non intendo commentare i dettagli dell’indagine”.
È stato ipotizzato da The Sun che le nuove prove in questione potrebbero essere delle fibre del pigiama rosa di Maddie, ritrovate nel retro del furgone appartenente proprio al 44enne. Si ricorda che Brueckner era stato nominato dai pm tedeschi come principale indiziato già due anni fa. Sebbene gli inquirenti abbiano raccontato di avere delle “prove concrete” alla sua colpevolezza, di fatto sono state poche le evidenze sul caso. E anzi, pare anche che Bruecker abbia un alibi che lo “allontani” dal caso di scomparsa della bambina.