L’attuale procuratore capo a Napoli è stato nominato all’Antimafia da Consiglio Superiore della Magistratura con 13 voti a favore, non è passata invece la candidatura di Nicola Gratteri il procuratore di Catanzaro a cui sono andati solo 7 voti.
Melillo è il nuovo procuratore nazionale antimafia ed antiterrorismo che è stato votato a maggioranza dal plenum del Csm, ha avuto la meglio con 13 voti a favore, mentre Nicola Gratteri 7 voti e Giovanni Russo solamente 5 voti.
A votare per Melillo sono stati i togati di Unicost e di Area, il presidente e il procuratore generale della Cassazione, Pietro Curzio e Giovanni Salvi; i laici Bendetti, Donati e Cerabona.
La carriera di Melillo
In magistratura dal 1985, Melillo ha cominciato la sua carriera come pretore alla Pretura di Barra, e nel 1989 presso la Pretura di Napoli. Dal 1991 al 1999 ha lavorato come Pm a Napoli, mentre dal ’99 al 2001 è stato fuori ruolo alla Presidenza della Repubblica. Nel Marzo del 2001 è passato alla Dna come pm, mentre dal 2009 al 2014 ha svolto la funzione di procuratore aggiunto a Napoli.
Dal 2014 al 2017 si trovava fuori ruolo al Ministero della Giustizia per svolgere il compito di capo di Gabinetto dell’allora Guardasigilli Andrea Orlando, rientrato in magistratura Melillo è stato per un periodo pg sostituto a Roma, prima di stabilirsi nel 2017 a Napoli come procuratore capo, incarico che è stato ricoperto fino ad oggi.