La caduta demografica del nostro paese avrà conseguenze importanti anche in campo scolastico. Lo dice il ministro dell’Istruzione.
Entro dieci anni sui banchi di scuola ci sarà quasi un milione e mezzo di studenti in meno.
In Italia, è noto, la natalità continua a far segnare record negativi. Con conseguenze rilevanti. Anche nel campo della scuola. “Da qui al 2032-33 l’Italia avrà 1 milione e 400 mila studenti in meno“. È la cifra fornita dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi durante alla presentazione della Unesco Chair on Urban Health a La Sapienza.
Bianchi parla di “una caduta demografica di grande portata, che coinvolge la struttura sociale, le ambizioni e le speranze del Paese”. In questo contesto, ha aggiunto il ministro, bisogna avere una cura supplementare per la scuola. Ciò comporta, spiega, che “come già stiamo facendo tutte le risorse che ci sono per la scuola devono rimanere sulla scuola”. Sarà necessario inoltre “ridurre il numero delle classi e aumentarne la qualità”.
La scuola, afferma il ministro dell’Istruzione, non deve essere solo orientata all'”apprendimento“. Deve anche mirare a costruire una “comunità“, conclude Bianchi.
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