Il Reddito di Cittadinanza è una straordinaria misura di contrasto alla povertà eppure questo strumento ha delle falle clamorose.
Colpisce scoprire che secondo la Caritas soltanto il 44% degli cittadini italiani in povertà assoluta riesce a riceverlo. Si parla spesso di Reddito di Cittadinanza e le polemiche attorno a questo strumento non mancano.
Eppure queste polemiche spesso non colgono nel segno. Infatti chi polemizza su Reddito di Cittadinanza lo fa in una maniera ostile a questo strumento ritenendolo un disincentivo al lavoro.
Molto spesso nelle polemiche sul reddito grillino ci si concentra proprio su tutti i coloro i quali lo percepiscono senza averne titolo. Sicuramente fa notizia leggere di persone benestanti che percepiscono il reddito di cittadinanza e quando si leggono queste notizie l’indignazione sale.
Però al posto di essere un’indignazione contro questi imbroglioni finisce per diventare un’indignazione contro lo strumento stesso. Ma in un recente rapporto della Caritas si mette in evidenza come in realtà il Reddito di Cittadinanza abbia delle falle clamorose ma nel senso di essere troppo poco inclusivo.
Come è possibile che uno strumento nato per dare un reddito minimo alle famiglie più povere riesca a soddisfare soltanto il 44% di chi sia effettivamente in condizioni di povertà? Può apparire un paradosso perché nel sentire comune con il Reddito di Cittadinanza i più poveri hanno un minimo garantito. Purtroppo non è assolutamente così. Il Reddito di Cittadinanza infatti è basato sull’ISEE e basta poco per far gonfiare l’ISEE di una famiglia e farla andare al di sopra del limite minimo stabilito per percepire il reddito grillino.
Tante famiglie ad esempio hanno appartamenti fatiscenti che non riescono a vendere o magari locali o terreni edificabili che non sono commerciabili, ma che fanno gonfiare l’ISEE. Alle volte è la composizione stessa del nucleo familiare a farlo apparire ricco quando in realtà è in condizioni di povertà assoluta. Insomma in Italia sono milioni i nuclei familiari in condizioni di estremo bisogno che in virtù della strutturazione dell’ISEE non riescono a percepire il Reddito di Cittadinanza.
Sebbene il rapporto Caritas sia molto chiaro sull’argomento spiace vedere come il dibattito attorno al reddito grillino si concentri sempre soltanto sui furbetti e mai sui tanti bisognosi che purtroppo non riescono a beneficiarne. Il rischio è una vera e propria disgregazione sociale. Infatti il divario tra ricchi e poveri va crescendo continuamente e l’Italia rischia seriamente di andare in stagflazione. In una situazione del genere è pericoloso che tanti poveri siano lasciati soli. Sarebbe estremamente urgente una riforma che offra una mano concreta a quelle troppe famiglie che non ce la fanno.
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