Il presidente del Brasile ha controbattuto all’attore di Hollywood dopo che quest’ultimo, noto per essere un fervente ambientalista, ha invitato i brasiliani a votare alle elezioni che si terranno a fine 2022.
Dopo che l’attore di Hollywood Leonardo Di Caprio ha twittato:«il Brasile ospita l’Amazzonia e altri ecosistemi critici per il cambiamento climatico. Quello che succede lì conta per tutti noi e il voto dei giovani è fondamentale per guidare il cambiamento per un pianeta sano», è nato uno scontro con il presidente del Brasile, Jair Bolsonaro.
Bolsonaro, infatti, che ha fatto tagli ai fondi per tutelare l’ambiente, non si è attardato a replicare sarcastico:«Grazie per il tuo sostegno, Leo! È davvero importante che tutti i brasiliani votino alle prossime elezioni. Il nostro popolo deciderà se vuole mantenere la nostra sovranità sull’Amazzonia o essere governato da criminali che servono interessi stranieri».
L’attore statunitense da tempo sostiene una maggiore protezione dell’Amazzonia e ha anche fatto una donazione da 5 milioni di dollari per delle azioni atte a tutelarla nel 2019. Il presidente del Brasile ha ricevuto numerose critiche per le sue politiche riguardo l’ambiente, e la sua amministrazione è stata spesso accusata di aver permesso che la deforestazione in quella zona subisse una brusca accelerata.
I rilievi dei satelliti indicano come il numero di alberi abbattuti nell’Amazzonia brasiliana, nel gennaio 2022, ha oltrepassato la deforestazione nello stesso mese del 2021. L’enorme foresta pluviale che copre il Brasile assorbe una ingente quantità di gas serra dall’atmosfera, e funge da “polmone” della Terra. Il problema è che più si procede con l’abbattimento di alberi, meno la foresta assorbe emissioni.
Di Caprio e Bolsonaro non sono nuovi allo scontro su questo argomento, tant’è che tre anni fa, quest’ultimo lanciò accuse all’attore, dicendo che dava soldi «per dare fuoco all’Amazzonia».
Nel 2021, Di Caprio si è unito ad altre celebrità per invitare Biden a non firmare alcuna intesa col Brasile dal punto di vista dell’ambiente, per via dell’aumento della deforestazione in Amazzonia.