È accaduto in provincia di Ravenna. Il medico opta per il patteggiamento ma dice di essere innocente
Una giovanissima calciatrice poco più che maggiorenne, nel corso di una visita in uno studio medico di Cervia, in provincia di Ravenna, era andata via in fretta per chiamare la madre, in lacrime, e raccontarle di aver subìto molestie.
La ragazza era andata dai carabinieri per denunciare l’accaduto e la sera era finita in pronto soccorso per aver avuto un crollo dal punto di vista emotivo. L’episodio si era verificato nel mese di febbraio di due anni fa, e ieri mattina, il dottore, 66 anni, che aveva eseguito una ecografia muscolare alla ragazza, ha patteggiato 8 mesi di carcere con pena sospesa. La ragazza, che aveva già ottenuto il risarcimento, non era presente al momento del verdetto.
Da quanto afferma il legale del dottore, Carlotta Mattei, è stata una decisione solo processuale dato che il medico, incensurato fino ad ora, ha sempre dichiarato la propria innocenza.
Secondo la difesa, una consulenza medico legale affidata dall’imputato in merito alle modalità di esecuzione di quell’esame, avrebbe indicato la correttezza del lavoro eseguito, dato che quel genere di controllo poteva prevedere anche una manovra particolare connessa alla verifica di eventuali linfonodi.
La ragazza, invece, non aveva avuto nessuna esitazione nell’interpretare quel comportamento del medico come una avance non voluta, tant’è che durante l’incidente probatorio lo aveva ripetuto nuovamente, piangendo.