La vita diverrà un giogo soave se sapremo riconoscerci sì a volte stanchi, ma se in questa stanchezza riusciremo a chiedere l’aiuto di Dio, che non mancherà.
Liturgia di oggi Venerdì 29 Aprile 2022
- SANTA CATERINA DA SIENA, VERGINE E DOTTORE DELLA CHIESA, PATRONA D’ITALIA E D’EUROPA – FESTA
Questa è la vergine saggia,
una delle vergini prudenti
che andò incontro a Cristo
con la lampada accesa. Alleluia.
Prima Lettura
Il sangue di Gesù ci purifica da ogni peccato.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
1Gv 1,5-2,2
Figlioli miei, questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che noi vi annunciamo: Dio è luce e in lui non c’è tenebra alcuna. Se diciamo di essere in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, siamo bugiardi e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, il Figlio suo, ci purifica da ogni peccato.
Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto tanto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. Se diciamo di non avere peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi.
Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale – Dal Sal 102 (103)
R. Benedici il Signore, anima mia.
Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici. R.
Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia. R.
Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Non è in lite per sempre,
non rimane adirato in eterno. R.
Come è tenero un padre verso i figli,
così il Signore è tenero verso quelli che lo temono,
perché egli sa bene di che siamo plasmati,
ricorda che noi siamo polvere. R.
Ma l’amore del Signore è da sempre,
per sempre su quelli che lo temono,
e la sua giustizia per i figli dei figli,
per quelli che custodiscono la sua alleanza. R.
Il Vangelo di oggi Venerdì 29 Aprile 2022
Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 11,25-30
In quel tempo Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Parola del Signore.
Chiedere l’aiuto di Dio | Il commento al Vangelo di oggi Venerdì 29 Aprile 2022
Conoscere Gesù significa aver conosciuto Dio: ma a chi Gesù rivela sé stesso? Non ai superbi, a coloro che si ritengono sapienti, ricchi e potenti, ma ai miseri, agli umili, ai poveri in spirito. Proprio questa umiltà farà sì che riusciremo a vivere la vita con più leggerezza, quella che spesso ci manca: chi sa accontentarsi e gioire di quello che ha senza pretendere che la vita debba dargli di più, costui è forse più felice di molti altri, che non sanno apprezzare le grazie di Dio, o che magari sono legati a gioghi pesanti quali i rimorsi, l’orgoglio, le mancanze di perdono…
Il commento al Vangelo di ieri:
Chi di noi non prova a volte questo sentimento di oppressione e stanchezza? È più che umano, eppure la vita stessa diverrà un giogo soave se sapremo riconoscerci sì a volte stanchi, ma se in questa stanchezza riusciremo a chiedere l’aiuto di Dio, che non mancherà.