Secondo l’agenzia Usa, sarebbero già 4 le aziende europee che hanno eseguito pagamenti in rubli e altre 10 si sarebbero già organizzate per farlo
Le compagnie di gas che obbediscono al diktat giunto dal Cremlino di aprire un secondo conto in rubli con Gazprombank violano le multe alla Russia. È quanto comunica l’Unione Europea, secondo cui «se le aziende pagano in euro, non violano le sanzioni». Tuttavia, l’Ue non intende assolutamente accettare che «le aziende siano obbligate ad aprire un secondo conto» e che il suddetto pagamento possa essere ritenuto «completato soltanto quando viene convertito in rubli».
Nel frattempo, però, Bloomberg asserisce che quattro aziende europee avrebbero già pagato le forniture in rubli. Bloomberg afferma infatti, citando una fonte anonima vicina a Gazprom, che altre dieci imprese europee di cui non vengono fatti i nomi avrebbero già aperto i conti per effettuare il pagamento in rubli come chiesto dal leader russo, Vladimir Putin.
Infinem Gazprom ha comunicato mercoledì di aver sospeso tutte le forniture di gas in Bulgaria e Polonia, affermando che i due Stati Ue non avevano pagato in rubli come richiesto da Mosca.
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