Kiev è preoccupata per le attività russe nella regione filorussa della Moldavia. C’è il timore che da lì possano partire nuovi attacchi russi.
Nel frattempo cominciano ad arrivare i primi bilanci sui danni provocati dalla guerra.
Il governo ucraino è fortemente preoccupato per l’aumento di quelle che definisce “provocazioni” russe in Transnistria. Il timore è che si possa aprire un nuovo fronte a sud-ovest del paese. Lo ha dichiarato alla tv ucraina il consigliere del presidente Zelensky, Mykhailo Podoliak: “Abbiamo sempre considerato la Transnistria come un trampolino di lancio da cui potrebbero esserci dei rischi per noi, per le regioni di Odessa e Vinnycja”.
A metà maggio referendum a Lugansk e Donetsk
Nel frattempo oltre che nella regione di Kherson, ormai tutta sotto il controllo russo, Mosca è intenzionata a organizzare tra il 14 e il 15 maggio dei “referendum” nelle oblast di Lugansk e Donetsk. Lo scopo è quello di sancire la loro annessione, analogamente a quanto accaduto in Crimea. Mentre a Kherson dal 1° maggio entrerà in vigore il rublo. Lo riferisce Kirill Stremousov, vicepresidente dell’amministrazione militare-civile della regione. La transizione, ha fatto sapere, si completerà nel giro di quattro mesi. In questo lasso di tempo circoleranno contemporaneamente sia il rublo russo che la grivna ucraina. Poi si passerà soltanto al rublo.
Danni per 90 miliardi di dollari alle infrastrutture ucraine
90 miliardi di dollari. A tanto ammonta la conta dei danni subiti finora dalle infrastrutture in Ucraina nella guerra lanciata da Mosca. La cifra è stata fornita dal ministro delle infrastrutture ucraino Oleksandr Kubrakov durante la riunione del Congresso dei poteri locali e regionali. Ha partecipato anche il presidente ucraino Zelensky. L’obiettivo, ha detto il ministro in un video pubblicato in serata sul sito della presidenza ucraina, è di ricostrure le inffrastrutture in uno o due anni. Durante il Congresso sono stati discussi i piani di ricostruzione post-bellica del paese. Ci sarà anche un piano per fornire alloggi ai migranti che hanno perso la casa durante il conflitto.
Usa: giustiziati dai russi cittadini ucraini a Donetsk
Gli Usa sostengono di avere ottenuto informazioni “credibili” sul fatto che le forze russe avrebbero giustiziato dei cittadini ucraini che non avevano voluto arrendersi. Sarebbe successo vicino a Donetsk, in Donbass. Lo ha riferito all’Onu l’ambasciatrice generale per la Giustizia penale Beth Van Schaack. “Abbiamo informazioni credibili che un’unità militare russa che opera nelle vicinanze di Donetsk ha giustiziato degli ucraini che stavano tentando di arrendersi, piuttosto che prenderli in custodia”, ha affermato Van Schaak. “Se fosse vero – ha aggiunto – questa sarebbe una violazione di un principio fondamentale delle leggi di guerra: il divieto contro l’esecuzione sommaria di civili e combattenti“.
Van Schaak ha anche reso noto che gli Usa “rapporti credibili di individui uccisi in stile esecuzione con le mani legate; corpi che mostrano segni di tortura; orribili racconti di violenza sessuale contro donne e ragazze”. Tutto lascia pensare, ha aggiunto, che non si tratti di singole iniziative ma di “un modello profondamente inquietante di abuso sistematico in tutte le aree in cui le forze russe sono impegnate”, ha concluso Van Schaak.
Fermata giornalista russa: aveva scritto del raid sul teatro di Mariupol
È stata arrestata la giornalista russa Maria Ponomarenko del portale di notizie RusNews. Aveva riportato la notizia del “presunto attacco aereo russo” avvenuto in marzo a Mariupol contro il teatro Drama, dove si erano rifugiati centinaia di civili. A riportarlo è stata l’agenzia di stampa internazionale Sputnik.