L’arcivescovo ortodosso di Mosca è molto vicino alle posizioni della Russia su conflitto in Ucraina e ideologie, ma questo non piace a molti altri preti. Il Consiglio delle Chiese Orientali è chiamato a giudicare il suo operato.
L’estremismo del patriarca e arcivescovo ortodosso di Mosca Kirill non piace al Consiglio dei patriarchi apostolici delle Antiche Chiese Orientali. Cirillo I (in russo Kirill) al secolo Vladimir Michajlovič Gundjaev sarebbe infatti il tema del dibattito del prossimo incontro del Consiglio dopo l’accusa da parte di 430 sacerdoti ortodossi di eresia per le sue dichiarazioni contro l’Ucraina e l’alleanza con Putin.
Kirill aveva invitato la popolazione russa a “stringersi intorno alla città di Mosca, centro di tutte le Russie” in difesa contro i “centri di potere all’estero” durante l’ultima funzione da lui celebrata. Secondo il Patriarca “solo nell’unità è la nostra forza, e se conserveremo nei cuori la fede dei nostri padri, allora la Russia sarà invincibile”.
CONTRO L’IDEOLOGIA DELL’OCCIDENTE
Per l’arcivescovo di Mosca “la vittoria non è sempre quella delle armi, ma anche la vittoria dello spirito, e molti oggi vorrebbero che questo spirito scomparisse”. Kirill ha poi lanciato l’accusa contro il nemico che “diffonde la confusione, crea nuovi idoli, attira l’attenzione sui nuovi pseudo-valori, per rovesciare le dimensioni della coscienza dell’uomo, da quella verticale che unisce a Dio fino a quella orizzontale, sulla quale si impiantano tutte le esigenze della carne umana”.
I PRETI UCRAINI CONTRO KIRILL
Il riferimento alla guerra iniziata dalla Russia in Ucraina e alle sanzioni dell’Occidente contro il Paese di Vladimir Putin sono evidenti. Il Consiglio ora è chiamato a decidere su Kirill. “L’incontro era pianificato da mesi, per valutare la scelta di Kirill di istituire un esarcato russo in Africa, sul territorio canonico di Alessandria, e ora si pone la questione avanzata da oltre 400 sacerdoti della Chiesa ortodossa in Ucraina, il giudizio sul sostegno di Kirill alla politica di Putin” come si legge sull’agenzia AsiaNews.
La richiesta dei 430 sacerdoti ortodossi è in sostegno di quella di Andrej Pinčuk della eparchia di Dnepropetrovsk, parte della Chiesa ucraina del patriarcato di Mosca, che chiede di “privare Kirill della sede patriarcale”. Gli stessi firmatari si sono rivolti anche al loro metropolita Onufryj di Kiev, affinché proclami autonomamente l’autocefalia.