Il vignettista ha criticato duramente il presidente della Repubblica durante un collegamento di Myrta Merlino con la piazza del 25 aprile.
È partito un battibecco con una signora che non ha gradito il suo giudizio. Ma lui conferma tutto e anzi rilancia.
Non le ha certo mandate a dire Vauro. In collegamento con ‘L’Aria che tira’ su La7 il vignettista ha affermato apertamente, con l’irriverenza che lo contraddistingue, che Mattarella ”non è più il garante della Costituzione”. A quel punto una signora – come lui in piazza a Roma con l’Anpi per il 25 aprile – non l’ha presa bene e lo ha interrotto, riprendendolo bruscamente. Ma lui non fa marcia indietro. Lo ha spiegato all’Adnkronos: “Non mi pento di quello che ho detto su Mattarella”, ribadisce Vauro. “Ho detto solo – spiega – che secondo me non è più il garante della Costituzione perché ritengo che non abbia garantito un’articolo della Costituzione: nello specifico l’articolo 11”.
Il vignettista non lo nega: “La mia dichiarazione è stata volutamente forte, ma ho espresso semplicemente il mio parere”. “Ormai da anni – insiste Vauro – chiunque esprime un pensiero critico o divergente rispetto a quello che è lo slogan nazionale viene additato come la persona più nefanda del mondo”. Ma non si può continuare così, incalza: “Tutta quella parte di democrazia, che come me pensa che l’invio di armi sia nocivo alla nostra stessa democrazia, non può continuare a stare sempre sulla difensiva”.
Tutta questa corrente critica, dissenziente rispetto alla vulgata dominante, deve “trovare una rappresentanza”, afferma con forza Vauro. Per questo lui, Michele Santoro, Fiorella Mannoia, Elio Germano e tanti altri hanno organizzato una trasmissione televisiva per ospitare il pensiero “non arruolato”.
L’evento, previsto per il 2 maggio, si chiamerà ‘Pace Proibita’. Avrà luogo al teatro Ghione di Roma. Parteciperanno, tra gli altri, Sabina Guzzanti, Moni Ovadia, Cecilia Strada e Marco Tarquini.
Sarà trasmesso in streaming, illustra Vauro, e ‘‘qualunque radio, emittente televisiva o canale social – si legge nella locandina dell’evento – potrà liberamente trasmettere la nostra iniziativa”. È stata anche lanciata una sottoscrizione per coprire le spese di affitto e di allestimento del teatro, tutte a carico degli organizzatori, fa presente Vauro.
Il vignettista precisa di avere “grande stima di Mattarella“, uno dei pochi uomini politici ad avere una sua vignetta. Gliela fece chiedere una volta eletto alla presidenza della repubblica, ringraziandolo anche con un biglietto. Ma qui il punto è un altro: “Io non sono certo un costituzionalista ma mi sembra che l’articolo 11 della costituzione parli chiaro – dice Vauro – le eccezioni sono solo per la difesa del suolo patrio e non mi risulta che noi siamo in Ucraina o che la Russia abbia invaso l’Italia. Io sono per gli impegni sul piano delle alleanze internazionali ma l’Ucraina non fa parte della Nato”, conclude Vauro.
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