Comparto auto in crisi nera, ma domani con l’elettrico satelliti della Cina

Il comparto delle automobili sta vivendo una crisi estremamente profonda ed è il caso di capire le ragioni di questa pesantissima situazione.

Produzione ed immatricolazione di automobili sono in continuo calo ed il comparto non viveva una stagione così nera da decenni.

Anche la promessa di bonus da parte del Governo non sembra rivitalizzare in alcun modo un settore che vede numeri in continua discesa. Una discesa che sembra inarrestabile. L’inizio di questa crisi è stata la pandemia di Covid.

Una discesa continua

Con la pandemia ovviamente tutti i settori commerciali si sono contratti e anche l’auto non ha fatto eccezione. Tuttavia poteva apparire una contrazione momentanea che poi avrebbe lasciato il posto ad una fisiologica ripresa.

 

Ma proprio a seguito della pandemia di covid si è manifestata una forte crisi della supply chain globale. Sostanzialmente la delicata catena di approvvigionamenti che garantisce la produzione industriale di tutto il mondo è entrata in crisi. La crisi maggiore ha riguardato proprio il settore dei chip. Reperire chip sul mercato è diventato difficilissimo ed il settore delle automobili è proprio quello che ne fa l’utilizzo maggiore.

Tante crisi che hanno pesato sul comparto

Dunque alla crisi economica che ha contratto la spesa delle famiglie si è aggiunta anche la difficoltà a produrre le automobili proprio a causa della penuria dei chip. Adesso poi è arrivato anche il tremendo incremento del costo della vita e l’impennata della povertà tra la popolazione. Nuove motivazioni per contrarre ulteriormente l’acquisto di automobili. Ma gli esperti del settore lanciano un monito pesante riguardo il futuro. Se è vero che oggi il mercato dell’automobile è in forte crisi, domani questa crisi potrebbe diventare molto più pesante.

Domani satelliti della Cina

La causa è proprio l’auto elettrica. Infatti l’auto elettrica minaccia il comparto automotive in due modi diversi. Innanzitutto costruire un’auto elettrica è molto più semplice ed economico rispetto a costruire un’auto tradizionale. In sostanza c’è bisogno di molta minor manodopera. Quindi sul settore dell’automotive si prevede nei prossimi anni una vera e propria ondata di disoccupati. Ma c’è anche un altro motivo. Man mano che la tecnologia dell’auto elettrica prenderà piede gli esperti prevedono che queste auto così semplici ed economiche saranno costruite in Cina. Sostanzialmente per l’auto elettrica avverrà quello che è avvenuto per gli smartphone.

Auto come smartphone

Questi dispositivi tecnologici finiscono inevitabilmente per essere costruiti in Cina dove la manodopera è a basso costo ma anche qualificata. Dunque molti esperti del settore automotive vedono le industrie europee come gravate da un futuro piuttosto fosco. Sicuramente metteranno fuori tanti dipendenti, ma comunque finiranno anche per essere ridotte a semplici uffici commerciali e di progettazione visto che poi la produzione sarà spostata in Cina. Decisamente un’altra tegola sulla già complicata situazione dell’occupazione in Europa.

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