Madre di 14 figli condannata alla pena di morte, per Amnesty è innocente

Melissa Lucio è ritenuta colpevole della morte della figlia di 2 anni, ma secondo un documentario e i suoi avvocati è innocente. L’appello di Amnesty per la grazia è stato firmato da miglia di persone. 

Verrà giustiziata in Texas il 27 aprile tramite iniezione letale Melissa Lucio, la donna 52 madre di ben 14 figli, ritenuta colpevole dell’omicidio della figlia di 2 anni Mariah, morta nel 2007. Ma secondo molti Melissa è innocente e si tratta di un incredibile errore da parte della Giustizia americana.

 A sostenere la sua innocenza c’è un documentario dal titolo The State of Texas vs Melissa che ha portato numerose prove e segnalato errori nelle indagini, a supportarla c’è anche una petizione di Amnesty International che ne chiedono la grazia firmata da magliaia di attivisti e vip in tutto il mondo, tra questi anche Kim Kardashian.

I FATTI

La piccola Mariah è morta a causa delle ferite interne riportate, secondo l’accusa, dalle violenze perpetrate dalla madre, ma per gli innocentisti si sarebbe trattato di una banale caduta dalle scale accidentale. Nel 2008 i giudici dello stato del Texas hanno ritenuto la donna colpevole di omicidio di primo grado, condannandola alla pena capitale.

Secondo gli avvocati di Melissa, la madre è stata sottoposta a un interrogatorio molto parziale e nonostante abbia sempre negato le sue responsabilità sul decesso della figlia, avrebbe dichiarato “è probabile che io sia responsabile“. Una frase detta in condizioni di shock a causa della perdita e perdipiù incinta di due gemelli.

A questo si aggiunge che nessuno degli altri 13 figli l’ha mai accusata di abusi, sostenendo invece l’innocenza della madre. “Non vogliamo che nostra madre venga giustiziata – ha affermato il figlio maggiore -. Abbiamo già perso nostra sorella. E ora perdere nostra madre per un incidente è semplicemente orribile“.

L’IMPEGNO DI AMNESTY

Amnesty International si è impegnata per portare nuove prove e messo al lavoro altri esperti che confermano la caduta accidentale, scagionando Melissa. Inoltre il testimone che ha riportato alcuni abusi sulla bambina, non è stata ritenuta attendibile dalla scientifica, avallando anche l’ipotesi di discriminazione nei confronti della donna che ha origine messicana.

Sul sito di di Amnesty Italia  è possibile firmare l’appello per fermare l’esecuzione di Melissa Lucio. Secondo l’organizzazione questa violerebbe il diritto internazionale, a causa della scarsa attendibilità della condanna e del processo iniquo.

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