Ucraina, Mosca sanziona Usa e Canada: banditi 29 cittadini americani e 61 personalità canadesi. Nella lista nera (già composta da Biden, Blinken e Clinton) vi sono anche Zuckerberg e Harris.
Nella giornata di oggi, giovedì 21 aprile, la Russia ha imposto divieti di viaggio alla vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris, al capo di Facebook Mark Zuckerberg e a diversi cittadini americani e canadesi, in risposta alle sanzioni imposte a causa del conflitto con l’Ucraina. Il ministero degli Esteri russo ha affermato che le restrizioni di viaggio si attueranno per 29 americani e 61 canadesi. Nella “lista nera” dei sanzionati, sono stati inclusi anche funzionari della difesa, importanti imprenditori, e giornalisti di spicco. Tale blocco rimarrà in vigore – viene sottolineato dalle fonti – “tempo indeterminato“.
Nella “lista nera” 29 americani e 61 canadesi
Il ministero degli Esteri russo ha affermato che l’elenco dei sanzionati comprende importanti uomini d’affari statunitensi, tra cui il CEO di Facebook Mark Zuckerberg, il CEO di Bank of America Brian Thomas Moynihan, il CEO di LinkedIn Ryan Roslansky e diversi capi di importanti società di difesa. Si tratta, spiegano le autorità da Mosca, di persone definite responsabili delle politiche “russofobiche” che si stanno ampliando in questo momento storico. Si ricorda, inoltre, che la Russia aveva precedentemente bandito sia Facebook e Instagram, poiché considerate delle piattaforme social “estremiste”.
Ad ogni modo, nell’elenco sarebbero stati inclusi anche il presentatore televisivo di ABC News George Stephanopoulos, l’editorialista del Washington Post David Ignatius, e l’editore del sito di notizie Meduza, focalizzato sulla Russia, Kevin Rothrock. Ma si parla anche dei funzionari della difesa degli Stati Uniti, tra cui il portavoce del Pentagono John Kirby e il vicesegretario alla Difesa Kathleen Hicks, oltre che la vice presidente Kamala Harris e suo marito Douglas Emhoff. L’elenco dei canadesi, invece, è guidato da Cameron Ahmad, che ricopre il ruolo di direttore delle comunicazioni del primo ministro Justin Trudeau, e il comandante delle forze speciali canadesi Steve Boivin.
La Russia aveva precedentemente imposto sanzioni che vietavano ad alcuni funzionari americani di entrare nel Paese già nel mese di marzo. In quell’occasione, nella lista nera vi erano finiti il presidente Joe Biden e suo figlio Hunter Biden, insieme al Segretario di Stato Antony Blinken e all’ex Segretario di Stato Hillary Clinton. Le nuove sanzioni di oggi, invece, sono arrivate dopo che l’amministrazione Biden ha annunciato un consistente pacchetto di aiuti da 1,3 miliardi di dollari all’Ucraina – tra i quali si contano 800 milioni di dollari in armi di artiglieria pesante, 72 obici e 144.000 proiettili, e 121 droni tattici “fantasma”. Gli Stati Uniti prevedono inoltre di fornire altri 500 milioni di dollari in assistenza umanitaria ed economica al Paese martoriato dal conflitto.