Numeri molto importanti che richiederanno risorse e formazione per il personale scolastico, ha detto il ministro Bianchi.
Più della metà degli studenti accolti si trova in Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte.
A ieri pomeriggio sono 16.045 i ragazzi e le ragazze esuli dall’Ucraina accolti nelle scuole italiane. La cifra è stata fornita dal ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. Il ministro è stato ascoltato in Commissione parlamentare per l’infanzia, chiamato a riferire sulle iniziative a favore dei bambini e degli adolescenti in Ucraina e sui profughi minorenni provenienti da questa zona di guerra.
Tra i minorenni accolti, ha spiegato Bianchi, 7.615 si trovano nella scuola primaria, 3175 all’infanzia, 3911 alla secondaria e 1344 alla secondaria di secondo grado. Un numero considerevole. Per gestire il quale, ha avvertito il ministro, “ci vogliono risorse”. La scuola infatti, ha spiegato, ha “un problema di personale”. Manca soprattutto la formazione necessaria “per affrontare una crisi di questo tipo”.
“E’ stato fatto un lavoro straordinario di accoglienza nelle scuole”, ha ricordato il ministro. Bisogna tenere conto che si tratta di bambini e ragazzi che “parlano un’altra lingua e scrivono un altro alfabeto”, fa presente Bianchi.
Più della metà dei profughi ucraini è stata accolta In Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte. In particolare, fa sapere il ministro dell’Istruzione, “il 22% sono in Lombarda, il 12% in Emilia Romagna, l’8% in Piemonte”.
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