In arrivo il nuovo decreto bollette: ecco tutte le novità

Costo di gas ed elettricità ridotti, rilancio degli impianti fotovoltaici e riduzioni dei costi per le imprese che hanno subito aumenti importanti nell’acquisto di energia. Ecco cosa prevede il nuovo decreto bollette appena approvato in Parlamento.

Il Senato ha dato l’ok definitivo al nuovo decreto bollette che serve a contenere i costi dell’energia elettrica e del gas naturale, che in questi mesi hanno subito degli aumenti esorbitanti, per lo sviluppo delle energie rinnovali e il lancio di nuove politiche industriali.

Il decreto era già stato approvato dalla Camera ed è arrivato a Palazzo Madama privo di un relatore per la necessità di un’approvazione immediata dovuta alla scadenza imminente del documento. Il Governo ha quindi posto la fiducia ricevendo la maggioranza dell’Aula, composta da 207 sì e 38 voti contrari. Ecco quali sono le principali novità contenute:

LUCE E GAS

Il decreto prevede il taglio dell’Iva sul gas e niente oneri sull’elettricità per il secondo trimestre del 2022. Inoltre l’analisi dell’utilizzo delle risorse verrà affidata all’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente per il taglio delle spese. I dati dovranno essere comunicati ai ministeri della Transizione ecologica e dell’Economia e alle Commissioni parlamentari entro il 16 maggio. Il ministero della Transizione ecologica inoltre dovrà mettere in atto una strategia per combattere la povertà energetica.

AZIENDE

Le aziende italiane che fanno un grande utilizzo di energia elettrica e che hanno subito un importante aumento dei costi, avranno riconosciuto un contributo straordinario pari al 20% delle spese per la componente energetica. Il bonus è valido anche per quelle imprese che producono energia. Lo stesso dovrebbe valere anche per le aziende che fanno un forte uso di gas naturale per un corrispettivo del 15% dei costi.

FOTOVOLTAICO

Il decreto prevede anche un pacchetto di semplificazioni per l’acquisto e l’installazione di impianti fotovoltaici e il potenziamento di quelli già installati in superfici agricole e aree urbane di valore storico. Le banche e gli intermediari potranno effettuare cessioni per agevolare l’acquisto dei suddetti impianti.

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