Resta la Sua presenza | Il Vangelo di oggi Mercoledì 20 Aprile 2022

Gesù ha patito per amore nostro, ed è uscito vincitore. E allora la morte, il dolore e il peccato passano in secondo piano: resta la Sua presenza.

Resta la Sua presenza
Resta la Sua presenza | Il Vangelo di oggi Mercoledì 20 Aprile 2022 – meteoweek.com

Liturgia di oggi Mercoledì 20 Aprile 2022

  • MERCOLEDÌ FRA L’OTTAVA DI PASQUA

Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno
preparato per voi fin dalla creazione del mondo. Alleluia. (Mt 25,34)

Prima Lettura

Quello che ho te lo do: nel nome di Gesù, àlzati e cammina!
Dagli Atti degli Apostoli
At 3,1-10

In quei giorni, Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera delle tre del pomeriggio.
Qui di solito veniva portato un uomo, storpio fin dalla nascita; lo ponevano ogni giorno presso la porta del tempio detta Bella, per chiedere l’elemosina a coloro che entravano nel tempio. Costui, vedendo Pietro e Giovanni che stavano per entrare nel tempio, li pregava per avere un’elemosina.

Allora, fissando lo sguardo su di lui, Pietro insieme a Giovanni disse: «Guarda verso di noi». Ed egli si volse a guardarli, sperando di ricevere da loro qualche cosa. Pietro gli disse: «Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, àlzati e cammina!». Lo prese per la mano destra e lo sollevò.

Di colpo i suoi piedi e le caviglie si rinvigorirono e, balzato in piedi, si mise a camminare; ed entrò con loro nel tempio camminando, saltando e lodando Dio.

Tutto il popolo lo vide camminare e lodare Dio e riconoscevano che era colui che sedeva a chiedere l’elemosina alla porta Bella del tempio, e furono ricolmi di meraviglia e stupore per quello che gli era accaduto.

Parola di Dio.

Salmo Responsoriale – Dal Sal 104 (105)

R. Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.

Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere.
A lui cantate, a lui inneggiate,
meditate tutte le sue meraviglie. R.

Gloriatevi del suo santo nome:
gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
ricercate sempre il suo volto. R.

Voi, stirpe di Abramo, suo servo,
figli di Giacobbe, suo eletto.
È lui il Signore, nostro Dio:
su tutta la terra i suoi giudizi. R.

Si è sempre ricordato della sua alleanza,
parola data per mille generazioni,
dell’alleanza stabilita con Abramo
e del suo giuramento a Isacco. R.

Il Vangelo di oggi Mercoledì 20 Aprile 2022

Riconobbero Gesù nello spezzare il pane.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 24,13-35

Ed ecco, in quello stesso giorno, [il primo della settimana], due [dei discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto.

Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?».

Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute.

Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto».

Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.

Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?».

Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

Parola del Signore.

Resta la Sua presenza | Il commento al Vangelo di oggi Mercoledì 20 Aprile 2022

Tutti sanno, o tutti dovrebbero sapere cosa è successo: Gesù è morto, “il profeta”, il Figlio di Dio, sembra essere stato sconfitto. Solo quel forestiero sembra non dargli importanza.“Non ti rendi conto di cosa è successo?”, chiedono a Gesù i discepoli di Emmaus. Ma Lui non vuole dare risalto al dolore, piuttosto ne spiega il senso: “Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?”. Gesù ha patito per amore nostro, ed è uscito vincitore. E allora la morte, il dolore e il peccato passano in secondo piano: resta la Sua presenza. Resta non un ricordo, ma Gesù vivo che spezza il pane in mezzo a noi, che ci dona la sua stessa vita continuamente, nell’Eucarestia e nei gesti di ogni giorno.


Il commento al Vangelo di ieri:


Perché in ogni volta che veniamo consolati, che veniamo accarezzati dalla brezza leggera della gioia, lì c’è Dio che ci dice che passerà, che non si ferma tutto lì, a quel dolore, che la sera non dura per sempre ma che, appoggiandoci su di lui che porta la nostra vita, potremo vivere nella sua vita, eternamente.

È proprio quando non ce la facciamo più che Gesù viene a consolarci, a darci la forza. Noi spesso non lo riconosciamo, abbiamo gli occhi offuscati dal dolore, a volte dalla disperazione. Se sapremo credere che tutto questo non ha la meglio sulla forza di vita che emana Gesù risorto, potremo vivere una rinascita interiore già in questa vita, nella consapevolezza che non c’è niente che possa vincere l’amore di Dio.

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