Voleva adottare un bimbo ucraino, donna truffata da un finto operatore svizzero

Voleva adottare un bimbo ucraino, donna truffata da un finto operatore svizzero. L’episodio si è verificato nel sud della Sardegna. Il 30enne è stato accusato di truffa aggravata. 

Voleva adottare un bimbo ucraino, donna truffata da un finto operatore svizzero - meteoweek 20220420
voleva adottare un bimbo ucraino, donna truffata da un finto operatore svizzero – meteoweek.com

A seguito dello scoppio del conflitto che sta vedendo protagoniste Ucraina e Russia – e vittime migliaia di cittadini innocenti – sono diverse le associazioni umanitarie che si stanno occupando di dare conforto, sollievo e sostegno reale ai civili rimasti coinvolti dalla guerra. Tuttavia, lo sciacallaggio ha attecchito anche in un momento delicato come questo, e sono diverse le segnalazioni che giungo alle forze dell’ordine in merito a truffe e tentativi di truffa da parte di onlus fittizie.

Secondo quanto viene riportato dai quotidiani locali, proprio nella giornata di ieri, in località Serrenti, è stato smantellato un tentativo di raggiro e truffa ai danni di una donna sarda. A conclusione di tutta una serie di accertamenti, infatti, i carabinieri della locale Stazione hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari un uomo di origini svizzere. L’uomo si sarebbe infatti spacciato per un operatore della onlus “Salviamo i bambini in guerra”, e avrebbe tentato di raggirare la donna che si era resa disponibile all’adozione di un bimbo ucraino.

Indagini scattate dopo la denuncia della donna 

Secondo quanto viene riportato, il 30enne, residente a Mogliano Veneto e già con precedenti denunce a suo carico, è stato accusato di truffa aggravata e accesso abusivo a un sistema informatico. L’uomo è stato identificato e fermato dai carabinieri di Serrenti a seguito di tutta una serie di accertamenti scattate a seguito della denuncia della vittima.

La donna, una signora residente nel sud della Sardegna, si era infatti affidata al 30enne nel tentativo di adottare un bambino ucraino, e salvarlo così dagli orrori del conflitto. L’uomo, tuttavia, si è rivelato essere un falso operatore della onlus “Salviamo i bambini in guerra”. Attraverso raggiri e artifici, il truffatore è riuscito a convincere la donna a farsi dare documentazione sensibile, rassicurandola che tali dati sarebbero serviti al “falso fine umanitario” di adozione.

I militari dell’Arma che hanno lavorato sul caso hanno inoltre accertato che l’uomo era riuscito ad avere accesso persino al conto corrente della signora – sebbene pare non sia riuscito a prelevare alcun tipo di somma indebitamente. Sarebbe stato però proprio l’accesso al conto effettuato dall’uomo ad allertare la vittima dell’inganno, che ha quindi riportato tutta la vicenda alle forze dell’ordine.

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