Venezia, da quest’estate parte l’obbligo di prenotazione per visitarla

Il sindaco della città, Luigi Brugnaro, ha commentato:«I primi al mondo». E dal 2023 biglietto d’accesso

A Venezia, per citare il sindaco Luigi Brugnaro, ‘riparte il turismo’. Nell’ultima settimana la città ha visto salire in modo vertiginoso il numero dei visitatori: 110mila venerdì santo, 160mila sabato santo, 140mila nel giorno di Pasqua e quasi 100mila il lunedì dell’Angelo.

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Si sono create code lunghissime per prendere i vaporetti, in particolare per dirigersi verso le isole, per vedere i musei, entrare a San Marco ecc. Alberghi strapieni tant’è che il direttore dell’ente albergatori di Venezia, Claudio Scarpa, ha commentato che «grazie a questo fatturato paghiamo debiti accumulati, fornitori e stipendi».

Eppure, si è creato un tale caos che il capo della polizia municipale, Marco Agostino lo ha definito un vero e proprio “delirio”. Ecco perché, lunedì, il sindaco della città ha parlato di prenotazione a partire dall’estate:«Oggi in tanti hanno capito che la prenotabilità della città è la strada giusta da intraprendere per una gestione più equilibrata del turismo. Saremo i primi al mondo in questa difficile sperimentazione».

Nel 2022, questa infatti sarà solo una sperimentazione, in attesa che entri in vigore il ticket d’accesso previsto per il 2023. «Abbiamo deciso di rinviare il “ticket” visto i due anni di pandemia e di sofferenza per molti operatori»,  ha spiegato l’assessore al Turismo Simone Venturini, «approfitteremo dei prossimi mesi per mettere a punto la piattaforma di prenotazione».

In breve, chiunque giunga a Venezia dovrà effettuare una prenotazione su un sito apposito, la cui presentazione si terrà nelle settimane a venire. Verranno esclusi da tutto ciò i residenti a Venezia ma non i veneti che però non dovranno versare alcun contributo. Lo scopo è essere a conoscenza di quante persone ci saranno nel centro storico della città. «Una rivoluzione, oggi succede per i musei ma nessuna città lo fa. Partiamo in via sperimentale, saranno necessari aggiustamenti, integrazioni, lo sappiamo già, ma è l’unica strada possibile. Se ne sono accorti anche coloro che contestavano l’idea del sindaco, in consiglio comunale. E se partiamo, lo dobbiamo a Luigi Brugnaro che si è speso a Roma per poter avere gli strumenti necessari per gestire i flussi turistici».

La data in cui cominceranno a partire le prenotazioni sarà stabilita di concerto con associazioni e categorie, ma l’assessore Venturini conferma che partirà da ‘questa estate’. Quest’anno si tratterà di una prenotazione gratuita, nel 2023 i turisti pendolare, fuori regione, dovranno pagare un ticket d’accesso.

Il sito è stato creato facendo in modo che residenti e turisti che alloggiano in hotel o strutture extra hotel vengano registrati in modo automatico, mentre gli altri dovranno inserire i propri dati nel sito. Venezia, tuttavia, non potrà fermare gli accessi, ma tramite incentivi quali sconti, ingressi prioritari a musei e mezzi pubblici, nonché tariffe più elevate, si spingeranno i turisti a programmare la visita.

Si stanno anche valutando multe per chi bypasserà le prenotazioni, ma tutto dipenderà da controlli giuridico amministrativi in Comune. Non si tratta, tuttavia, di una questione economica, e i sondaggi sui proventi del ticket d’accesso mostrano un importo limitato per un luogo qual è Venezia. La prenotazione, però, è l’unico modo di gestire i flussi di turisti. Si comincerà in estate, e inizialmente si tratterà di una esortazione abbinata a dei “vantaggi”, poi entrerà in vigore l’obbligatorietà.

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