Anche per oggi, per il terzo giorno consecutivo, non è previsto alcun corridoio umanitario. Le autorità russe e quelle ucraine non si sono accordate.
Mentre in Donbass, con l’inizio della seconda fase della guerra, i bombardamenti sono più aspri che mai.
Anche per oggi non ci sarà alcun corridoio umanitario nelle città ucraine sotto assedio russo. Lo ha ha fatto sapere via Telegram la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk. Per il terzo giorno consecutivo russi e ucraini non riescono ad accordarsi per creare corridoi umanitari.
”Oggi, 19 aprile, sfortunatamente non ci saranno corridoi umanitari”, ha scritto Vereshchuk. La vice premer ucraina comunica poi che ”sul Donbass continuano intensi bombardamenti’‘. A Mariupol, sottolinea Vereshchuk, “i russi si sono rifiutati di autorizzare un corridoio per i civili in direzione di Berdyansk”. Continuano invece le trattative, anche se “difficili”, per “aprire corridoi umanitari nelle regioni di Kherson e di Kharkiv”, conclude Vereshchuk.
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