Ucraina, generale Battisti: “Una larga offensiva russa per occupare il Donbass”. Potremmo essere alla fase finale: “l’obiettivo di Putin è quello di prendere il controllo dell’intero Donbass”.
Da ieri sera, riportano i media e i giornali internazionali – che stanno con gli occhi assiduamente puntati sulla situazione russo-ucraina – sarebbe iniziata una larga offensiva da parte delle unità russe nella zona del Donbass. Alla luce di ciò, è stato messo in atto “un intenso bombardamento di artiglieria a lunga gettata e lancio intenso di missili per colpire tutte le linee ucraine”: un fronte, questo, di circa 450 km che partirebbe da Kharkiv e arriverebbe fino a Kherson, che si trova sul Mar Nero. A spiegarlo all’Adnkronos è stato il generale degli alpini, Giorgio Battisti.
Putin vuole prendere il controllo dell’intero Donbass
Primo comandante del contingente italiano della missione Isaf in Afghanistan, Battisti si è espresso in merito all’offensiva russa nel Donbass. Secondo quanto spiegato dal generale, l’obiettivo principale del Cremlino “sembrerebbe quello di sfondare le linee ucraine nel Donbass per occupare tutta la parte ancora in mano all’Ucraina“. Un obiettivo, questo, che consisterebbe “in un grande sforzo”, e che sembra anche “confermare quello che molti riportano”. L’intenzione cioè di Putin di “celebrare l’anniversario della vittoria sulla Germania del 9 maggio con quei risultati concreti che finora, sul terreno, non ci sono stati”.
Del resto, parlare di tregua o trattative al momento non sarebbe opportuno per Mosca. Putin, spiega ancora Battisti, “non avrebbe nulla da portare sul tavolo”. In questo senso, allora, l’obiettivo è quello di continuare ad operare un’offensiva locale, che presto potrebbe giungere alla sua fase finale – se non siamo già arrivati alla fase finale. Una fase che prevede definitivamente di “prendere il controllo dell’intero Donbass, non ancora tutto in mano ai filo russi”.
Nel frattempo, spiegano dal Washington Post, le forze russe continuano tuttavia ad avere problemi con la catena di comando e i rifornimenti di pezzi di ricambio. Partita anche l’offensiva nel Donbass: nelle prossime 48 ore, spiegano dal Pentagono, sarà possibile vedere quanto i due fronti, sia russo che ucraino, siano preparati e organizzati allo scontro. In particolare, spiegano le fonti Usa, dopo il fallimento della presa di Kiev, gli eserciti del Cremlino “stanno dispiegando artiglieria pesante, comandanti e controllori, l’aviazione, in particolare il sostegno con gli elicotteri”. Sono state necessarie settimane di preparativi, con la Russia che ha inviato 11 nuovi battaglioni in Ucraina (ora 76 in totale) che verranno dispiegati a est e sud. Nel caso in cui Mosca riuscisse a prendere il possesso di Mariupol, potranno essere usati su altri fronti una dozzina di battaglioni tattici – spiegano ancora dal Pentagono.