Picco di influenza ad aprile, ecco perché il boom di casi

Il segretario nazionale della Fimmg, Silvestro Scotti, dice la sua sul picco di influenza primaverile e sull’emergenza Coronavirus 

In un colloquio con Adnkronos Salute, il segretario nazionale Fimmg, Silvestro Scotti, fa il punto sulla stagione di influenze e sul tema Covid.

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«C’è un colpo di coda dell’influenza che seppur abbia superato il picco nei giorni passati ancora si fa sentire soprattutto con forme gastrointestinali, quindi febbre, mal di stomaco, vomito e diarrea. Segnaliamo un +10-20% di casi in questo mese», spiega. «Abbiamo vissuto quasi due anni senza l’influenza, abbiamo portato la mascherina all’aperto e al chiuso, poi è tornata prepotentemente quest’anno e ha colpito molto i giovani, la categoria che non fa il vaccino stagionale. Infatti quest’anno si è stabilita su livelli elevati di contagi anche se senza picchi».

Da quanto spiega Scotti, a contribuire a questo inatteso boom di casi influenzali c’è stato anche «l’arrivo di una primavera condizioni da forti escursioni termiche». Chi ne ha fatto maggiormente “le spese” sono stati i «giovani e anche gli anziani che hanno scelto di non fare il vaccino antinfluenzale».

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