Il conduttore della trasmissione «Ore 14» di Rai2 segue da anni la vicenda della bambina sparita nel 2004.
Per lui la solidarietà di Piera Maggio. la mamma di Denise. Il giornalista Rai dice: «Non mi fermo».
Il giornalista Milo Infante è indagato dalla Procura di Marsala nell’ambito dell’inchiesta su Denise Pipitone. Con la sua trasmissione «Ore 14» di Rai2 Infante si è occupato a più ripresa della vicenda della bimba di Mazara del Vallo scomparsa nel 2004. Una vicenda ferma all’archiviazione disposta dal gip su richiesta della procura.
Qualche settimana fa era stato lo stesso conduttore a far trapelare, su Instagram, di essere finito nel mirino dei giudici. «Posso dirvi che i giudici indagano chi Denise l’ha cercata con tutte le forze. Giornalisti, ex pm, e non solo… se qualcuno pensa che sia sufficiente per fermarci sbaglia. Continueremo a cercare Denise. Denise va cercata, non archiviata», aveva scritto.
La solidarietà di Piera Maggio
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Piera Maggio, la madre di Denise, è stata una delle prime a solidarizzare col giornalista Rai: «Solidarietà e stima per Milo Infante», ha scritto mamma Piera. Che poi ha aggiunto: «La mia forte sensazione è che ci sia la volontà di far cadere nuovamente tutto nell’oblio». Sì perché, spiega la Maggio, «coloro che cercano la verità su Denise, pare che in qualche modo vengano ostacolati. Sembra una sorta di terra bruciata intorno a noi». L’invito della mamma di Denise Pipitone è quello di non arrendersi: «Spero che nessuno si lasci intimorire e continui più forte di prima ad andare avanti pensando a Denise. Vorrei che il mio sentire, rimanga tale e possa ricredermi».
All’archiviazione dell’indagine da parte della Procura di Marsala si erano opposti i legali di Piera Maggio, gli avvocati Giacomo Frazzitta e Piero Marino. L’inchiesta era stata riaperta nella primavera del 2021. Nel nuovo filone di indagini gli indagati erano quattro: l’ex moglie del padre naturale di Denise, Anna Corona, per sequestro di persona; Giuseppe Della Chiave e due testimoni, accusati di aver fornito false informazioni al pubblico ministero.
Sulla vicenda della bimba scomparsa è calato il silenzio. Anche da parte delle istituzioni. Si è bloccato anche l’iter della Commissione parlamentare d’inchiesta. Sembrava vicina la sua creazione, ma il processo si è arenato. Rimane, invece, il processo per favoreggiamento a carico della giornalista della trasmissione di Rete4 «Quarto Grado» Ilaria Mura.