Calci e pugni anche quando l’agente era finito a terra. Il video dell’aggressione è poi finito sui social.
Uno dei due aggressori è già stato fermato. Si cerca di rintracciare il complice.
Brutta avventura per un poliziotto, aggredito brutalmente da due rapinatori. È successo venerdì scorso a Casoria, in provincia di Napoli. Il poliziotto, un agente dell’Ufficio Prevenzione Generale, in quel momento era fuori servizio. Mentre stava uscendo da un negozio in via Tasso si è accorto che due malviventi stavano cercando di rubargli lo scooter. I due avevano già forzato il bloccasterzo del mezzo e lo stavano già spostando.
Il poliziotto ha raggiunto i ladri e si è immediatamente qualificato. A quel punto i due sono subito scappati dopo aver fatto cadere a terra lo scooter. L’agente li ha inseguiti a piedi fino in via Torrente, dove ha cercato di arrestarli. Quando stava contattando la Centrale Operativa per chiedere rinforzi è stato aggredito dai due criminali. Uno dei due gli ha strappato a forza il casco e ha iniziato a colpirlo ripetutamente alla testa. Mentre l’altro si è accanito sul poliziotto con calci e pugni mentre si trovava a terra.
Il video dell’aggressione postato sui social
L’aggressione, particolarmente feroce, è stata interrotta solo dall’arrivo di alcuni passanti. I due rapinatori sono poi fuggiti. Ma in serata, grazie alle telecamere di sorveglianza e all’identikit fornito dal poliziotto aggredito, uno degli aggressori è stato rintracciato e arrestato. Si tratta di un 20enne di Casoria, con precedenti. Adesso è stato raggiunto dal fermo della polizia giudiziaria per rapina.
Il fatto è stato denunciato dal consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, che ha postato su Facebook il video dell’aggressione. Insieme alle immagini anche il suo commento: «Scene di violenza inaudita. Il poliziotto si sarebbe anche qualificato, nonostante ciò i due energumeni avrebbero continuato imperterriti nella loro azione criminale. Siamo alla follia».
«Ormai, i criminali non hanno più paura e ritegno di nulla – prosegue Borrelli – e si sentono in diritto di fare ciò che vogliono, anche alla luce de sole e in mezzo a una strada pubblica. E questa è una cosa che deve metterci davvero in allarme. Chiediamo che anche l’altro farabutto venga immediatamente acciuffato e assicurato alla giustizia», ha concluso.