Le fiamme sono divampate ieri pomeriggio sul tardi arrivando a minacciare diverse abitazioni e rendendo necessaria l’evacuazione.
I vigili del fuoco hanno operato tutta la notte per contenere le fiamme che hanno interessato una vasta aerea del bosco.
Venerdì, nel tardo pomeriggio, è scoppiato un incendio ad Angera, sul Lago Maggiore, in provincia di Varese. Le fiamme hanno distrutto nove ettari di bosco. E almeno cinquanta persone sono state evacuate. L’incendio si è propagato abbastanza velocemente. È salito sui pendii delle colline in località San Quirico fino a minacciare alcune abitazioni ai margini del bosco. A rischio anche una chiesa sulla cima del colle.
Le operazioni di contenimento dei vigili del fuoco sono andate avanti per tutta la notte
Sono intervenuti i vigili del fuoco con diverse squadre. Assieme ai volontari dell’antincendio boschivo hanno cercato di contenere le fiamme. Ma in serata il sindaco Alessandro Paladini Molgora ha deciso, in via precauzionale, di far evacuare i residenti delle abitazioni messe più in pericolo dalle fiamme. Di notte l’incendio era visibile anche dalla sponda piemontese del Verbano: una sorta di fiume di fuoco che avvolgeva la montagna.
Sono intervenuti anche i carabinieri e il 118, oltre ai molti volontari. I vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte per contenere le fiamme e preservare le case evacuate. L’incendio, monitorato dall’alto dagli specialisti del nucleo «Sapr», è attivo su più fronti. Sabato, già prima delle 8, erano stati impiegati due elicotteri e un Canadair. Il sindaco ha definito «preoccupante» la situazione, visto che «le fiamme hanno ripreso in più focolai». In diverse zone della regione la protezione civile lombarda ha diramato ieri una allerta arancione per incendi boschivi.