Il governatore siciliano è polemico sulle scelte energetiche del nostro paese. Adesso correggere in corsa le decisioni del passato sarà difficile.
Occorreva preparare per tempo una rete energetica autonoma, farlo in tempi di emergenza rischia di essere un esercizio velleitario.
Come sempre nelle crisi emergono con prepotenza i punti deboli di un paese. Nel caso dell’Italia, uno di questi – non certo l’unico – è la dipendenza energetica da Mosca. Lo ha ricordato il governatore siciliano Nello Musumeci.
Intervenuto a Omnibus su La7, Musumeci ha detto che “Putin ha un punto in vantaggio e lo avrebbe qualsiasi altro capo di Stato con un ‘potere contrattuale’ così forte”. Il presidente della Regione Sicilia si chiede se c’era bisogno della guerra ucraina per rendersi conto “che l’Italia importa almeno il 90 per cento di gas dall’estero e che buona parte di questo gas arriva dalla Russia”. Una tale dipendenza, affonda Musumeci, fa ben capire “che non abbiamo mai avuto in Italia un piano energetico degno di questo nome“.
Adesso sarà difficile, se non impossibile, correggere la traiettoria in corsa: “Pensare di trovare la soluzione immediata e concreta in tempi di emergenza – spiega Musumeci – diventa solo un esercizio di buona volontà“. Infatti, conclude “occorreva predisporre in tempo necessario e capire dove poter attingere e con quali risorse infrastrutturali pensare di creare una rete sufficientemente autonoma”.