Si finge cieco, ma gli «cade l’occhio» al passaggio di una bella ragazza: denunciato per truffa

L’uomo si era finto invalido per anni. Ma la sua passione per le belle donne gli ha giocato un brutto scherzo.

Adesso è stato denunciato per truffa all’Asl. Per anni si era messo in tasca decina di migliaia di euro di pensione.

Aveva pensato a tutto. Si era finto cieco per avere la pensione di invalidità. Aveva raggirato lo Stato facendosi passare per «cieco assoluto». Così era scritto sui documenti che certificavano la sua invalidità. E grazie ai quali aveva buggerato la Commissione medica dell’Asl Torino 1.

Non era per nulla uno sprovveduto il 60enne torinese che aveva ingannato i medici. Curava ogni dettaglio stando bene attento a non farsi prendere in castagna.

Un non vedente che ci vedeva fin troppo bene

Così quando usciva non dimenticava mai il bastone per non vedenti. Ma lui ci vedeva benissimo, eccome. Anche troppo. La truffa però è crollata miseramente. Più della pensione, infatti, poté Venere. Già, perché l’uomo, evidentemente sensibile al fascino femminile, non resisteva quando vedeva sfilare davanti a sé un’avvenente signorina.

E allora capitava quello che a qualcuno nelle sue condizioni non sarebbe proprio dovuto capitare. Insomma, gli cadeva l’occhio. Quando passava una bella ragazza non ce la faceva proprio: doveva girarsi. Ma indugiare troppo sulle forme femminili gli è costato caro.

La Guardia di finanza sospettava già di lui. Così lo ha pedinato. Finché non lo ha incastrato. Mentre lo seguivano gli agenti si sono accorti infatti che il 60enne si voltava al passaggio di una donna per guardare il suo «lato b». Da quelle occhiate le Fiamme gialle hanno dedotto – correttamente – che l’uomo fosse un falso invalido, uno dei tanti scoperti ogni anno.

Il finto cieco così è stato smascherato. Adesso è accusato di truffa. In quattro anni, dal 2014 al 2018, grazie alla pensione di invalidità si era messo in tasca circa 30 mila euro. Un «piano b» per la vecchiaia saltato in aria per colpa della sua passione per il «lato b».

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