Un obiettivo molto ambizioso che Nardella promette di raggiungere entro i prossimi anni. Verrà rivoluzionato il sistema di accesso e aumentati i posti per i bambini nella primissima fascia di età.
Il sindaco di Firenze Dario Nardella lo ha promesso: niente più liste d’attesa per gli asili nido entro la fine del suo mandato, che scade nel 2024. Per riuscire in questa impresa la sua amministrazione ha deciso di azzerare le attuali liste e aumentare i posti per i bambini nell’età tra i 3 e 12 mesi, creando una nuova modalità di iscrizione.
LA PROMESSA DEL SINDACO
“L’azzeramento delle liste d’attesa entro la fine del mandato amministrativo è un obiettivo ambizioso che possiamo raggiungere – afferma Nardella -. Il piano che abbiamo messo a punto ci consente, già a partire dal prossimo anno educativo, un abbattimento significativo delle liste d’attesa nei servizi educativi per la fascia 0-3 anni, fascia molto delicata rispetto alla quale le esigenze delle famiglie sono importanti e alle quali rispondiamo con un’organizzazione dei servizi altamente qualificata. Abbiamo messo insieme varie misure, agendo sull’incontro della domanda e dell’offerta in modo da andare incontro alle esigenze delle famiglie. Mettendo insieme domanda e offerta, agendo sugli investimenti e reperendo nuovi posti nei nidi esistenti abbiamo messo in campo un piano con cui azzerare le liste d’attesa, operazione che consoliderebbe la posizione di Firenze, già prima grande città in Italia per quantità e qualità dei servizi 0-3 anni“.
IL NUOVO BANDO
“Il nostro obiettivo è continuare a offrire servizi di qualità alle famiglie andando incontro alle loro esigenze – aggiunge l’assessora all’Educazione Sara Funaro -. Con il nuovo bando, che aprirà martedì 19 aprile, a differenza di quanto succedeva negli altri anni, le famiglie avranno tre opzioni da poter scegliere per i nidi comunali e parallelamente già all’apertura del bando, e questa è la vera novità, ci sarà on line l’opzione per richiedere il buono servizio per i servizi privati accreditati con il Comune. Abbiamo voluto mettere in campo questa azione già da ora per dare la possibilità alle famiglie di avere la certezza di poter usufruire del buono servizio, che normalmente avveniva successivamente”.