I cittadini di Shangai cominciano a mostrare segni di insofferenza per il lockdown impostogli e protestano, così il governo mette in campo i cani robot
No, non è una serie Netflix, ma la realtà. Il governo cinese, date le proteste che cominciano a diffondersi a Shangai dopo la scelta di mettere l’intera città in lockdown, ha deciso di mettere in campo per le strade della metropoli, cani robot e droni, al fine di “mantenere l’ordine”.
Come riporta Il Corriere della Sera, sui social sono virali video e foto dei cani robot che mantengono l’ordine per le strade di Shangai.
#Lockdown di massa a #Shanghai
La sorveglianza è stata affidata anche a inquietanti cani robot. pic.twitter.com/Fkc8uxCmRy
— Francesca Totolo 2 (@fratotolo2) March 31, 2022
Intanto le strade sono vuote, e i cani robot non sono affatto “amichevoli”, anzi, sono radiocomandati e divulgano istruzioni tramite un altoparlante posto sul dorso del robot, del tipo:«Restate a casa, indossate la mascherina, lavatevi spesso le mani, prevenite la pandemia con metodi scientifici».
Intanto, oltre ai cani robot, il governo cinese ha sguinzagliato pure i droni, perché alcuni cittadini, di notte, si affacciavano alle finestre e gridavano esprimendo tutto il loro malumore. Molte persone, su Weibo, che corrisponde al Twitter cinese, hanno espresso le loro preoccupazioni in merito alla possibilità che il drone possa identificarle.
«Controllate il vostro desiderio di libertà. Non aprite le finestre per cantare o gridare, questo accresce il rischio di trasmettere il coronavirus», si sente nell’audio registrato divulgato dal drone.
Eppure, i numeri dei contagi sono in leggera crescita, circa 27mila, anche se perlopiù si tratta di persone asintomatiche o con sintomi leggeri. Dal 1 marzo, Shangai ha avuto 250mila contagi dovuti a Omicron, il 96% sono persone asintomatiche, con pochissime persone in gravi condizioni, nessun decesso. Nonostante ciò, 26milioni di persone sono costrette a star chiuse nelle proprie case.