La tristemente nota “Terrazza Sentimento” è stata messa in vendita dall’imprenditore a seguito della richiesta del legale della vittima di predisporre un sequestro conservativo per oltre un milione e mezzo di euro sui beni di Genovese.
L’imprenditore digitale, come scrive il Corriere della Sera, avrebbe versato in un trust i 200 milioni incassati con la vendita delle azioni Prima Assicurazioni oltre a parte del suo cospicuo patrimonio, annullando le garanzie per un risarcimento dei danni alle vittime al termine del processo.
A seguito della richiesta del legale della vittima, l’imprenditore milanese ha provveduto a mettere in vendita l’attico con vista sul Duomo, il luogo dove due anni fa una modella diciottenne venne resa incosciente e poi stuprata dallo stesso Genovese. Un mix di cocaina e ketamina che condussero verso la stessa terribile sorte una ragazza 23enne caduta nella rete di Genovese stavolta in una villa extralusso ad Ibiza.
RIFIUTATO OGNI RISARCIMENTO
Entrambe le vittime rifiutarono le proposte di risarcimento di Genovese, decidendo di restare parte civile nel processo per eventuali risarcimenti danni futuri. Di fatto la ragazza all’epoca diciottenne pare abbia speso già una cifra superiore ai 25mila euro in cure mediche, un trauma tanto profondo da risultare incolmabile per qualunque cifra si voglia offrire. Nell’udienza del 5 aprile, da Genovese arrivò la proposta per un risarcimento pari a circa 155 mila euro alle due vittime. Proposta rifiutata da entrambe le vittime attraverso i loro difensori. Alla ragazza violentata ad Ibiza arrivò un’ulteriore offerta di 25mila euro, rifiutata prontamente anch’essa.
LA VENDITA DELLA TERRAZZA DEGLI ORRORI
Ad oggi Alberto Genovese si trova agli arresti domiciliari e frequenta un percorso di riabilitazione in una clinica per disintossicarsi dalla dipendenza dalle droghe. Altissima la paura dell’imprenditore che il processo intacchi i suoi averi, tanto da portarlo a richiedere l’istituzione di un trust che possa permettere la salvaguardia del patrimonio. Alla richiesta di sequestro non poteva non seguire la vendita dell’attico milanese, circa 300 mq, con tanto di piscina a sfioro. Il valore stimato si aggira tra i due e i tre milioni di euro, e mentre l’imprenditore pensa all’ingrassare ancora i propri conti, le due vittime non si arrendono, la Giustizia sembra decisa a punire la violenza e la meschinità di un uomo in nome del diritto delle giovani Donne di poter finalmente andare avanti con la propria vita.