Abusi sessuali su un’amica, tre gli arresti: in manette anche una ragazza. L’accusa è quella di violenza di gruppo, ma si indaga anche per calunnia. La ragazza avrebbe infatti testimoniato il falso.
Finiti in arresto tre giovani, tra cui anche una ragazza. Secondo quanto viene riportato dalle fonti, l’accusa è quella di violenza sessuale di gruppo. I ragazzi, infatti, avrebbero abusato sessualmente di una loro amica, approfittando della sua inferiorità psichica e fisica. I fatti risalirebbero al dicembre scorso, e si sarebbe svolto a Ceppaloni, nel Beneventano. A far partire le indagini è stata la denuncia della vittima.
Tre gli arresti, tra cui una ragazza: si indaga anche per calunnia
Nella mattinata di oggi a finire in manette sono stati tre giovani, tra cui una ragazza. La Squadra Mobile di Benevento li ha arrestato con l’accusa di violenza sessuale di gruppo, perpetrata ai danni di una loro coetanea. Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Benevento su richiesta della Procura al termine delle indagini relative al caso.
Secondo quanto viene riportato dalle fonti, l’episodio di violenza si è verificato a Ceppaloni, all’interno dell’abitazione della ragazza arrestata. I fatti risalirebbero a una serata di dicembre. Il gruppetto aveva organizzato una serata tra amici, caratterizzata da un forte abuso di alcol. E sarebbe stato proprio l’alcol a stordire la vittima degli abusi. I tre, approfittando del suo stato e della sua inferiorità fisica, l’avrebbero violentata. Secondo quanto viene riferito, gli inquirenti avrebbero ricostruito la vicenda anche grazie alle acquisizioni di chat Whatsapp, alle intercettazioni e a diverse perquisizioni. Ad essere stati analizzati anche i risultati delle visite mediche alle quali la vittima è stata sottoposta a seguito della violenza.
Alla luce di quanto emerso dalle indagini, i tre arrestati sono stati assegnati ai domiciliari su ordinanza dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Benevento, e su richiesta della Procura. La ragazza, infatti, sarebbe anche indagata per calunnia aggravata. Nel corso delle indagini, dopo essere stata contattata per fornire la propria versione dei fatti, aveva raccontato agli investigatori di essere stata a sua volta sottoposta ad abusi sessuali da parte della vittima stessa. Una versione, questa, poi smentita dagli accertamenti effettuati dagli inquirenti.