Il medico Chris Flowers sostiene che la FDA era a conoscenza del fatto che i giovani fossero più propensi a contrarre la miocardite dopo la vaccinazione.
C’è un articolo scientifico, pubblicato sul Journal Of Pediatrics il 25 Marzo 2022, che sta facendo discutere la comunità scientifica. Lo studio si è occupato di analizzare 35 casi di sospette reazioni avverse da vaccino tra bambini e adolescenti. Il campione preso in esame fa riferimento a un gruppo che, tra Aprile del 2021 e Gennaio del 2022, si è presentato al pronto soccorso del Seattle Children’s Hospital con sintomi quali ad esempio un forte dolore toracico.
Il gruppo preso in considerazione dagli scienziati aveva un’età media di quindici anni. A supporto della professionalità con cui è stata condotta la ricerca, questa è stata anche approvata dal Comitato di Revisione Istituzionale in America che ne ha certificato l’attendibilità. Si è inoltre scelto di delimitare temporalmente la coorte di pazienti a coloro che avevano presentato questi sintomi a una settimana dalla vaccinazione. E i risultati di questa ricerca non sono confortanti: gli studiosi hanno infatti stabilito che la miopericardite va considerata come un effetto avverso dei vaccini Covid di assoluto rilievo. Una considerazione che non può che inquietare considerando che parliamo di un farmaco che è già stato somministrato a milioni di bambini e adolescenti in tutto il mondo. Certo, vi è anche da dire che nonostante queste conclusioni, nel report viene comunque raccomandata la vaccinazione a tutta la popolazione.
Le accuse del medico e radiologo Chris Flowers alla Food and Drugs Administration
In America però, un medico di nome Chris Flowers si è duramente scagliato contro il governo e la FDA in America, subito dopo l’uscita di questo studio. Chris Flowers è un professore in pensione, associato presso la University of South Carolina. In precedenza aveva invece insegnato all’Università della California radiologia e imaging biomedico. Si è distinto nel corso della sua carriera accademica, anche per diversi articoli scientifici pubblicati dedicati in particolar modo alla radiologia oncologica.
E le accuse sono tutt’altro che leggere.
In primo luogo Flowers sostiene che il rapporto iniziale era già stato pubblicato nel maggio del 2021. E già lì veniva segnalata un’incidenza preoccupante della miocardite nei giovani successiva alla vaccinazione. Un mese prima però la FDA aveva già ricevuto la revisione per l’autorizzazione in emergenza della somministrazione dei farmaci a mRna per bambini e adolescenti. Per questo secondo il medico “i risultati di questo documento erano “peer reviewed” alcuni mesi PRIMA della pubblicazione di maggio 2021.Cioè, il rischio di danni cardiaci agli adolescenti ha fatto parte della base di conoscenze mediche PRIMA che l’autorizzazione all’uso di emergenza per gli adolescenti fosse rilasciata dalla FDA nel giugno 2021”.
Il comportamento della Fda lascia dunque perplessi, anche perché nell’autorizzazione d’emergenza di giugno 2021 il rischio di miocardite per la fascia più giovane della popolazione non viene in alcun modo citato. Ma non solo, perché al momento dell’approvazione dello scorso anno, non è stato permesso ai ricercatori indipendenti di visionare i dati disponibili sul Covid sulla base dei quali il Comitato di Approvazione della Fda ha approvato la vaccinazione per i più piccoli.