Lamorgese:«L’incertezza dovuta al conflitto apre rischi per la tenuta sociale del Paese»

Per il ministro dell’Interno, questa guerra significa un «retrocedere della storia e della civiltà che mai avremmo immaginato in questo inizio di millennio»

Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, intervenendo in occasione del 170esimo anniversario della polizia, ha toccato il tema guerra in Ucraina e ha parlato delle conseguenze che potrebbe portare anche nel nostro Paese.

Luciana Lamorgese-meteoweek.com

Lamorgese afferma che la situazione incerta dal punto di vista economico e sociale che il conflitto ha provocato, «anche per i riflessi sul mercato energetico e sull’approvvigionamento di materie prime, potrebbe determinare un pesante impatto sulla produzione industriale, sulla crescita economica, sui livelli occupazionali e, quindi, sulla tenuta sociale del Paese».

E proprio laddove si creano «divisioni, separazioni, là si è chiamati a unire, a fare coesione», spiega il ministro, che aggiunge:«le democrazie non devono accettare questo tentativo di arretramento culturale e politico, anzi devono essere capaci di creare le condizioni affinché le conseguenze della guerra possano essere gestite limitando il più possibile l’impatto sociale di questa nuova crisi».

Il ministro spiega ancora che attualmente l’Italia deve far fronte a «un’ulteriore emergenza: quella legata alla gravissima crisi bellica in atto nel nostro continente». Poi cita il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che era presente all’evento, e ha detto: «Questo conflitto costituisce un retrocedere della storia e della civiltà che mai avremmo immaginato in questo inizio di millennio».

Infine ha chiosato, dicendo che è necessario «scongiurare che i bambini e le donne che fuggono da quei teatri di guerra, rimangano preda di organizzazioni criminali intenzionate a farne oggetto di una turpe attività di traffico. In quest’opera, le forze di polizia sono tenute ad uno sforzo particolare e a mostrare, ancora una volta, la loro straordinaria professionalità».

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