Oggi in visita nella capitale russa il cancelliere austriaco. È il primo leader europeo a incontrare Putin dopo l’invasione di Mosca.
Intanto si avvicina il momento dell’offensiva russa su larga scala in Donbass.
Dopo essere stato a Kiev, oggi il cancelliere austriaco Karl Nehammer andrà a Mosca. È il primo capo di stato europeo a farlo dall’inizio della guerra in Ucraina. Si sono sentiti anche Zelensky e il cancelliere tedesco Scholz. Il presidente ucraino ha fatto sapere che le forniture di armi a Kiev ancora non bastano.
Al tempo stesso Zelensky ha ribadito che l’Ucraina accetterebbe un accordo di pace malgrado le atrocità russe. Gli ucraini accoglierebbero un’intesa anche in tempi rapidi. Ma al momento appare improbabile dato che i negoziati non non hanno ancora coinvolto Putin. Papa Francesco ha chiesto un cessate il fuoco per Pasqua che conduca alla pace.
Cinque civili morti nella regione di Donetsk, si prepara offensiva russa in Donbass
Ma la guerra intanto non si ferma. Sono morti cinque civili e altri cinque sono rimasti feriti nel corso dei bombardamenti russi su due città della regione del Donetsk. Lo ha riferito su Telegram il governatore Pavlo Kyrylenko. Quattro delle vittime sono state uccise a Vugledar, mentre la quinta a Novomikhaylovka.
Kiev si prepara adesso alla massiccia offensiva russa nell’est. Dopo aver ritirato le truppe da Kiev e dal nord del paese, la Russia adesso punta al controllo totale del Donbass, già in parte governato dai separatisti filo-russi. “La prossima settimana non sarà meno importante di questa o delle precedenti. Le truppe russe passeranno a operazioni ancora più importanti nell’est del nostro stato”, ha messo sull’avviso Zelensky.
Una battaglia che si preannuncia lunga e cruenta. E nella quale diverse città ucraine potrebbero essere completamente distrutte. “Lo scenario di Mariupol può essere ripetuto nella regione di Luhansk”, ha avvertito Serguii Gaidai, il governatore della regione di Lugansk.
Finora nella regione di Kiev comunicano le autorità ucraine, sono state uccise 1.222 persone. Sono in corso anche 5.600 indagini per presunti crimini di guerra. Solo a Bucha 300 persone sono finite nelle fosse comuni. Mentre a Buzova, vicino a Kiev, due cadaveri di civili sono stati trovati in un tombino.