Drammatico incidente in tangenziale: perde la vita impiegata scesa dell’auto per soccorrere un motociclista coinvolto in un tamponamento.
È stata falciata da un’auto che non si è accorta dei mezzi fermi in strada.
Quando ha visto quel motociclista a terra ha seguito l’impulso generoso che le chiedeva di prestargli aiuto. E così è scesa dalla macchina. Ma nel farlo è stata centrata in pieno da un’altra auto. Quell’atto di generosità è costato la vita a Vania Giglio, 43 anni, ex impiegata (fino al 2016) dell’ospedale Humanitas.
Il tragico incidente è avvenuto attorno alla mezzanotte di sabato vicino a Milano, in Tangenziale est. È qui, stando alle prime ricostruzioni, nel tratto tra Lambrate e Cascina Gobba (direzione nord), che la donna è stata investita mentre cercava di soccorrere un motociclista.
Investita mentre parlava col ferito in attesa dei soccorsi
La moto, a quanto si sa, avrebbe tamponato in corsia di sorpasso l’auto che la precedeva. Dietro c’era proprio lei, la signora Giglio. Vedendo il giovane motociclista disteso a terra, la donna si è fermata per prestargli soccorso. Mentre stava parlando col ferito, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza, è stata però travolta da una Mercedes Classe A che non le ha lasciato scampo. A guidarla una 64enne che non si era accorta dei veicoli fermi in tangenziale.
La dinamica esatta dell’incidente è ancora al vaglio dei poliziotti della stradale. La quarantatreenne è stato portata in gravissime condizioni all’ospedale Niguarda. Qui è stata ricoverata in prognosi riservata nel reparto di Neurorianimazione, dove è morta verso le 17 di domenica.
Nativa di Milano, Vania Giglio è vissuta a Rozzano fin dall’infanzia finché un paio d’anni fa non si è trasferita a Rho. Se la caveranno invece le altre persone coinvolte: il motociclista, un 26enne, è stato portato al San Gerardo di Monza in codice giallo. L’automobilista della prima auto, di 31 anni, è stato trasferito al San Raffaelle per accertamenti, come la 64enne al volante della Mercedes che ha travolto Vania, soccorsa in stato di choc.