Sgominato “drive-in” della droga: finisce nei guai un’intera famiglia di pusher

Spacciavano droga dalla finestra e consegnavano anche a domicilio. Coinvolta nel giro di spaccio anche la nonna di 79 anni.

A mettere la parola fine una indagine dei carabinieri partita dopo svariate segnalazioni dei residenti nel quartiere dove avveniva lo spaccio “familiare”.

Era una vera impresa familiare. E si era pure “allargata”. Peccato solo che l’attività imprenditoriale fosse lo spaccio di droga. Così l’industriosa famiglia di pusher è finita tutta nei guai. In pochi mesi si è resa protagonista di 200 episodi di spaccio. Coinvolti anche un fornitore e diversi pusher nella zona.

È successo a Paderno Dugnano, nel Milanese. Avevano messi in piedi un vero e proprio servizio di droga “on demand”, attivo 24 ore su 24, con consegna attraverso la finestra di casa.

Il capofamiglia è un padernese 59enne. Assieme alla compagna di 27 anni aveva dato via a uno spaccio di droga nella sua abitazione al piano terra di un edificio in via Reali. Da qui si spacciava cocaina a ciclo continuo. Le modalità erano sempre identiche: la droga veniva consegnata in modalità “take away”. I clienti si presentavano in auto, in moto o in bici; poi avveniva lo scambio di droga contro denaro attraverso le inferriate, senza neanche scendere dal mezzo. Infine se ne andavano.

Un “drive-in” dello spaccio

Lo spaccio della droga in modalità “take away” organizzato dalla famiglia di pusher – Meteoweek

Insomma, una specie di “drive-in” della droga. Un affare sul quale ha scritto la parola fine una indagine dei Carabinieri. L’inchiesta è partita un anno fa, nell’aprile del 2021. In quella occasione il 59enne è stato controllato e fermato dai carabinieri. Gli erano stati trovati e sequestrati circa 70 grammi di cocaina. In parte detenuti da lui, in parte dalla madre: un’arzilla donna di 79 anni residente poco lontano assieme all’altro figlio (51 anni) e alla figlia del capofamiglia, di 28 anni.

Per questo a luglio l’uomo è stato incarcerato. Ora per lui è arrivata un’altra ordinanza di custodia cautelare in carcere, dove sono stati reclusi anche la compagna e il fratello. Ai domiciliari invece la figlia mentre al momento non c’è nessun provvedimento a carico dell’anziana madre – anche se le forze dell’ordine sono certe che sapesse del traffico di droga, dato che custodiva a sua casa parte della sostanza stupefacente.

Ma non c’era solo lo spaccio. Oltre al “drive-in” c’era pure il “delivery on demand”. Sì, perché la famiglia consegnava anche a domicilio. Non solo a Paderno, ma anche in città vicine come Bollate e Cinisello Balsamo. A occuparsi delle consegne di droga erano soprattutto, ma non esclusivamente, la compagna 27enne e una sua amica di 34 anni (finita ai domiciliari). A completare la rete di pusher un 47enne (domiciliari anche per lui) e due uomini di 52, arrestati e incarcerati. Insieme a loro è finito in galera anche l’unico straniero della rete di spaccio: un 21enne marocchino collaboratore di un fornitore padernese. Anche lui è stato arrestato.

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