Ma l’istanza è stata rigettata dai magistrati di primo e secondo grado che hanno anche stabilito che l’ex marito della donna debba pagare le spese legali
Un uomo, pensando che l’ex moglie lo avesse tradito, ha chiesto al presunto amante della donna, un risarcimento di 600mila euro. I due, però, hanno sempre negato di aver avuto rapporti sentimentali. L’uomo ha accusato l’amante di aver distrutto la sua famiglia, ma l’istanza che ha presentato in tribunale è stata rigettata dai magistrati in primo e in secondo grado.
Tra l’altro, l’uomo è stato anche condannato a pagare le spese legali. È quanto ha riportato Il Messaggero nella sezione Umbria. Gli avvocati dell’uomo si sono appellati agli articoli del codice civile che disciplinano l’unione coniugale. Secondo loro, quando l’infedeltà giunge a creare danno, «dà titolo al coniuge tradito di chiedere il relativo risarcimento anche nei confronti del terzo».
Ma i magistrati di primo grado hanno ritenuto che non ci fossero le prove del tradimento, tant’è che hanno rigettato l’istanza. I giudici della Corte d’Appello, hanno sentenziato per il presunto amante «il diritto di autodeterminazione, nonché della propria libertà sessuale, costituzionalmente garantiti».
Ecco perché hanno rigettato anche loro l’istanza, perché anch’essi hanno confermato la mancanza di una «condotta illecita fonte di responsabilità risarcitoria».