Il sito indipendente Meduza pubblica il filmato girato da un combattente ucraino che mostra immagini girate dai droni prima del ritiro delle truppe russe.
Smentita così la tesi di Mosca che parlava di immagini riprese dopo il ritiro dei russi da Bucha.
Sul massacro di Bucha erano già note le immagini satellitari che mostravano i cadaveri per strada durante l’occupazione russa di Bucha. Poi sono arrivate le intercettazioni audio dei soldati russi che parlavano dei massacri di civili.
Adesso c’è un nuovo video sulla strage. Lo ha pubblicato il quotidiano online indipendente Meduza. Il filmato mostra immagini di alta qualità costruite coi video ripresi dai droni nei distretti meridionali di Bucha. Si tratta di video che, stando ai metadati, sono stati registrati tra il 23 e il 30 marzo 2022. Qui si possono vedere i cadaveri a terra dei civili uccisi in via Yablonska.
Grazie alla geolocalizzazione Meduza ha individuato l’esatta posizione dei corpi. In sostanza, dove sono stati rinvenuti dalla polizia e dai giornalisti ucraini tra l’1 e il 2 aprile. In parecchi video, fa sapere Meduza, ad alcune decine o a centinaia di metri si intravedono chiaramente i mezzi militari russi. Con ogni probabilità si tratta di BMD o BTR-D. In uno dei video si vedono anche persone in piedi vicino ai mezzi a distanza di qualche decina di metri dai cadaveri.
Nei video filmati il 29 e il 30 marzo i veicoli russi non si trovano più nello stesso luogo. posto. Un fatto che corrisponde con le dichiarazioni della Difesa russa, che aveva affermato di aver ritirato le truppe dal 30 marzo.
Finora c’erano le immagini di Maxar Technologies riportate dal New York Times e filmate tra il 9 e l’11 marzo. Mosca aveva parlato di “provocazione”. Il Cremlino sosteneva che le immagini risalissero invece al primo aprile, quando le forze ucraine hanno fatto il loro ingresso a Bucha.
Il nuovo video di Meduza mostra che non è così. Le immagini, precisa il sito, provengono dal neonazista bielorusso Serhii “Botsman” Korotkykh, che combatte dalla parte di Kiev. È stato accusato con la sua brigata dai mass media russi di essere l’autore della strage di Bucha tra il 31 marzo e il primo aprile. Ma con questi video, ripresi dai suoi commilitoni, prova la sua innocenza e smentisce le accuse russe.
Per Meduza almeno tre ordini di ragioni permettono di affermare con certezza che i video sono stati registrati prima del ritiro dei russi da Bucha:
In primo luogo l’equipaggiamento militare russo si può vedere chiaramente in via Yablonska, anche in giorni diversi. I mezzi blindati fanno la loro comparsa tra il 23 e il 28 marzo. Mentre nel video del 29 marzo i mezzi russi non appaiono più e l’esercito di Kiev non utilizza quel tipo di veicoli.
In secondo luogo, Korotkykh ha messo a disposizione i video originali ripresi dal drone. E grazie ai metadati dettagliati è stato possibile stabilire il momento in cui è stato girato il video.
In terzo luogo, infine, i metadati sono stati esaminati e verificati da due esperti indipendenti che hanno escluso manomissioni. Le tecniche di cronolocalizzazione hanno consentito di stabilire che i tempi delle registrazioni coincidono coi metadati e che il primo filmato non può essere stato ripreso dopo il 26 marzo.
Meduza ha poi caricato su Google Drive i file con cui ha montato il video. C’è così la ragionevole certezza che siano autentici.
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