Il padre non accetta la sua omosessualità, ragazzo tenta di togliersi la vita

Due poliziotti sono riusciti a persuaderlo dal gettarsi dal balcone. L’aspirante suicida era disperato perché il padre non accettava la sua omosessualità

Il padre non accetta la sua omosessualità, ragazzo tenta di togliersi la vita

Due poliziotti sono riusciti a persuaderlo dal gettarsi dal balcone. L’aspirante suicida era disperato perché il padre non accettava la sua omosessualità

Voleva uccidersi gettandosi dal sesto piano di un edificio. L’aspirante suicida non riusciva a sopportare che il padre non avesse accettato la sua omosessualità e voleva farla finita.

Una triste vicenda che poteva finire nel peggiore dei modi accaduta a Torino, a raccontarlo sono gli agenti che hanno evitato che l’uomo compiesse l’estremo gesto. “Era già a cavalcioni sul balcone quando siamo arrivati – spiegano i due poliziotti – ‘Appena arriva la polizia mi butto giù’, aveva detto ai suoi genitori, e così stava facendo“.

DETERMINATO A  MORIRE

Il ragazzo aveva scavalcato la ringhiera del balcone ed era in equilibrio sul vuoto. Gli stessi genitori avevano allertato la polizia che è corsa sul posto, proprio il padre lo tratteneva per un braccio dalla ringhiera. “Era determinato a compiere il gesto, non era solo una minaccia” spiega il questore di Torino Vincenzo Ciarambino. I due agenti sono poi riusciti a portarlo dentro e ad affidarlo a delle cure sanitarie

“CHI SALVA UNA VITA SALVA IL MONDO”

Questa notizia mi ha colpito e commosso” racconta l’assessore Jacopo Rosatelli, assessore ai Diritti del Comune di Torino. “Mi è venuto spontaneo scrivere al questore per dire che volevo fare qualcosa. A nome mio e della giunta. Ci tengo a dire a questi giovani agenti che hanno reso onore al loro corpo. Voi avete nella vostra divisa la costituzione scolpita“. E aggiunge “Chi salva una vita salva un mondo“.