Dopo la raccomandazione dell’Ema è ora, dice Bassetti, di passare dalla vaccinazione di massa a una vaccinazione più mirata.
Anche Burioni dice la sua sulla quarta dose, sulla quale abbiamo ancora pochi dati, dice.
L’Ema, l’agenzia europea del farmaco, ha stabilito che è ancora troppo presto per estendere a tutta la popolazione la quarta dose di vaccino anti Covid. Per ora, ha spiegato in una nota ufficiale, la quarta dose potrà essere somministrata agli over 80.
A giudizio del noto infettivologo Matteo Bassetti la raccomandazione dell’Ema sta a dimostrare la necessità di “passare da una vaccinazione di massa, ovvero quarta dose per tutti, a una individualizzata“. L’agenzia europea per i medicinali, osserva Bassetti, “dice infatti ‘può’ e non ‘deve’ per la quarta dose, quindi si valuterà caso per caso“.
Ciò significa che nel caso di un 80enne con altre importanti patologie si può già pensare adesso alla quarta dose. Viceversa, a un 80enne “senza comorbidità si può evitare di farla”, spiega Bassetti all’Adnkronos Salute. Importante invece la terza dose di vaccino agli ultraottantenni, conclude l’infettivologo genovese.
Burioni: su quarta dose ancora pochi dati
Anche il virologo Roberto Burioni sposa la linea della prudenza sulla quarta dose: “Ci sono pochi dati“, riferisce sempre a Adnkronos. Burioni si dilunga anche sui vaccini aggiornati, sui quali “ci sono degli studi in corso”, dice. Il virologo del San Raffaele invita a confidare nella comunità scientifica perché, fa osservare, “abbiamo visto i risultati e abbiamo visto cosa sta succedendo nei Paesi dove non hanno vaccinato gli anziani, guardiamo a quello che è successo a Hong Kong”. La politica ‘zero Covid’, spiega, non ha funzionato perché il Covid è mutato diventando “immensamente più contagioso“. Per questo, conclude Burioni, “il vaccino diventa molto importante” perché capace di diminuire la pericolosità del virus.