Parla il fidanzato della donna uccisa e fatta a pezzi, anche lui pornodivo: “Carol non faceva video sadomaso, non è stato un gioco erotico finito male”. E aggiunge: “Fontana mi mandava messaggi fingendosi lei”.
Nuovi retroscena vengono alla luce sull’omicidio di Carol Maltesi, la ragazza ammazzata e fatta a pezzi da Davide Fontana. Secondo quanto racconta Salvatore Galdo, il fidanzato della donna, l’ipotesi sostenuta dall’omicida che Carol possa essere morta durante un rapporto sadomaso per la scena di un film hard non si regge in piedi.
“Carol non faceva scene sadomaso – spiega Galdo -. Facendo lo stesso lavoro [entrambi erano attori porno, ndr.], non c’erano segreti tra noi, ne parlavamo tranquillamente. Fontana era ossessionato da Carol, non accettava la fine del rapporto né che lei potesse allontanarsi da Rescaldina”. E aggiunge “Io e Carol avevamo pianificato un futuro insieme, al dito aveva sempre l’anello di fidanzamento. È stato un delitto premeditato“.
MESSAGGI SOSPETTI
Galdo racconta di essere stato lasciato dalla fidanzata tramite un messaggio WhatsApp proprio nel giorno della sua sparizione. Quella coincidenza era dovuta al fatto che fosse Fontana a usare il cellullare di Carol e non la vittima. “Quella mattina mi aveva detto ‘Buongiorno, amore’. Poi, all’improvviso, poche ore dopo mi era arrivato un nuovo messaggio, in cui diceva di lasciarmi perché ero troppo geloso” spiega ancora il compagno della vittima. “Solo ora ho capito che quel messaggio me lo aveva mandato Davide Fontana, l’uomo che l’aveva appena uccisa e iniziava a spacciarsi per lei con il suo telefonino“.
Salvatore Galdo vive e lavora a Praga nel mondo dell’hard. Nel suo racconto afferma che “Carol doveva venire a vivere con me a Praga. Voleva lasciare la casa a Rescaldina per trasferirsi a Praga, ma affittando anche una casa a Verona, per stare una settimana al mese insieme a suo figlio, che vive lì insieme all’ex compagno di Carol e i genitori di lui. Mi sembrava così assurdo che volesse lasciarmi, dovevamo partire insieme il 15 gennaio per la Francia e poi lei sarebbe dovuta venire da me, a Praga“.
LA CONFESSIONE DELL’OMICIDA
Non appena le forze dell’ordine lo hanno arrestato, Davide Fontana ha confessato di avere ucciso la donna per errore durante un rapporto sessuale sadomaso. Ieri però ha ammesso di avere messo su un piano per uccidere Carol e crearsi una alibi. L’ex moglie di Davide Fontana racconta del loro rapporto dopo un matrimonio durato 20 anni. “L’avevo incontrato dopo il delitto, era tranquillo e niente mi aveva fatto sorgere sospetti“, secondo la donna Fontana era ossessionato da Carol.