Il primo ministro italiano ha rivendicato la linea dura del governo contro Mosca. Tutte le decisioni sono state prese in accordo coi partner europei, ha detto.
Draghi ha chiesto nuovamente a Putin di cessare le ostilità e le stragi di civili aprendo un negoziato serio.
Il premier Mario Draghi ieri era a Torino a firmare il patto per la Città. Dopo Napoli, anche Torino riceverà soldi per ripianare il suo debito: 1,1 miliardi in 20 anni.
Ma la firma del patto è stata l’occasione per affrontare anche altri temi dell’agenda politica. Primo fra tutti quello dell’espulsione dei diplomatici russi dall’Italia. Una decisione presa proprio nella mattina di ieri che Draghi difende con forza: “E’ una decisione – ha detto – presa in accordo con i partner europei e atlantici”. Anche l’Unione Europea ha annunciato l’espulsione di 19 diplomatici russi.
Draghi ha avuto parole anche per le stragi di civili a Bucha e Irpin. Quelle immagini atroci, circolate in fretta tra media e social, “scuotono nel profondo i nostri animi di europei e di convinti democratici”, afferma Draghi all’inizio del suo intervento a Torino.
Ora toccherà, spiega il premier, a “indagini indipendenti” ricostruire con esattezza la dinamica dei fatti. Resta inteso, aggiunge Draghi, che “i crimini di guerra devono essere puniti”. E dunque “il presidente Putin, le autorità e l’esercito russo dovranno rispondere delle loro azioni”, osserva il primo ministro italiano.
In quelle stesse ore Zelensky all’Onu parlava di cimini contro l’umanità commessi dai russi e chiedeva una nuova Norimberga per Mosca. A questo proposito Draghi ha voluto confermare “il sostegno dell’Italia e della Ue al popolo ucraino in lotta per la pace e per la libertà”. Inoltre ha annunciato l’arrivo di nuove misure contro la Russia.
Nel caso ci fossero dubbi, ha fatto sapere Draghi, “l’Italia è pienamente allineata al resto dell’Unione Europea e appoggia con convinzione le misure restrittive presentate dalla presidente von der Leyen”. Anche gli Usa, si è saputo in serata, stanno preparando nuove sanzioni antirusse. Verranno annunciate oggi nel coordinamento coi paesi Ue e del G7.
Infine un messaggio diretto a Mosca: “Al presidente Putin dico ancora una volta di porre fine alle ostilità, interrompere le stragi di civili e partecipare con serietà ai negoziati per il raggiungimento della pace”, ribadisce il primo ministro italiano. Occorre porre termine, ha concluso Draghi, a una guerra che “non ha senso” e che “anche per il popolo russo vuole dire solo vergogna, isolamento e povertà”.
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