Mosca paga i suoi debiti in rubli e la borsa russa si riprende. Secondo il ministero delle Finanze gli accordi internazionali sono stati rispettati.
La Russia risponde alle sanzioni economiche imposte dalla comunità internazionale, lo fa tentando di rivalutare la sua moneta sul mercato. Da quanto si apprende infatti dal Agenzia Bloomberg, il Paese di Vladimir Putin ha pagato tramite rubli una cedola del valore di 594,82 milioni di euro di un eurobond con scadenza aprile 2022 e aprile 2042.
La nota è segnalata dal ministero delle Finanza russo il quale sottolinea come le banche estere avessero rifiutato il pagamento tramite dollari, ragion per cui secondo il ministero l’accordo è stato rispettato.
IL RISCHIO DI DEFAULT
Putin sta tentando di risollevare l’economica russa ma le sanzioni internazionali stanno pesando come un macigno con effetti concreti e ben visibili ai cittadini. Nonostante ciò Mosca continua a negare la possibilità di un default del Paese. “Il default? Teoricamente possibile, ma sarebbe artificiale” ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo il quale ci sono tutte le condizioni per ripagare il debito. La Russia vorrebbe farlo in rubli ma e così farà finché le sanzioni bloccheranno le riserve in valuta straniera.
BENE LA BORSA RUSSA
Intanto la borsa di Mosca risente positivamente del pagamento della cedola. L’indice Moex guadagna lo 0,73% a 2.682 punti, con il rublo che si mantiene in calo del 2,94% a 91,49 sull’euro e in rialzo dello 0,79% a 82,55 sul dollaro. In calo dell’1,67% Sberbank, mentre Vtb Bank cede lo 0,5%. Positive Aeroflot (+0,58%), Gazprom (+0,44%) e Rosneft (+1,78%). Debole invece Petropavlovsk (-2,6%).