Classifica mondiale degli atenei per materia: otto italiane nelle prime 50 per classics

Ottima performance delle università italiane nelle classifiche internazionali degli atenei. In particolare negli studi classici, ma non solo.

Eccellenze anche in campo scientifico e tecnologico. Sprinta la Luiss nel campo delle scienze sociali.

L’Italia piazza otto università tra le prime cinquanta negli studi classici. E può vantare la prima al mondo con La Sapienza di Roma – Meteoweek

È uscita la classifica mondiale degli atenei. Parliamo del Qs World University rankings by subject, la classifica internazionale dei migliori programmi di studio. L’Italia svetta nel ranking degli studi classici grazie all’ateneo La Sapienza di Roma. L’università romana conferma così un primato detenuto dal 2018, sorpassata solo nel 2020 da Oxford. Per l’ateneo romano anche il decimo posto in Archeologia.

Nel complesso sono gli Stati Uniti a dominare la classifica. Le università Usa sono al vertice in 28 programmi di studio sui 51 censiti dalla classifica. Harvard e il Mit di Boston da soli collezionano 24 primi posti, 12 a testa. Seguono gli atenei inglesi con 13 (al top Oxford con 6). In Europa continentale spicca invece il Politecnico federale di Zurigo (ETH), al top mondiale in tre discipline. L’Italia si piazza al settimo posto per numero di atenei nella speciale classifica, arrivata quest’anno alla dodicesima edizione.

Ottimi risultati anche in campo scientifico e tecnologico

Il Politecnico di Milano – Meteoweek

L’Italia non fa bene solo negli studi classici. Ottimi risultati anche nel campo scientifico e tecnologico, col Politecnico di Milano che si conferma polo di eccellenza. Quinto posto in Art&design per il Polimi, che è anche decimo in Architettura. L’università milanese è poi nella top 20 mondiale in quattro discipline della macroarea di Ingegneria, dove la competizione internazionale è fortissima. In crescita anche la Bocconi che sale di un posto (dal settimo al sesto) in Business&management e arriva al decimo (dal 16esimo) in Social sciences & management.

Otto atenei italiani tra i primi cinquanta negli studi classici

E nei Classics, negli studi classici, non è solo un monologo de La Sapienza. L’Italia riesce a infilare otto atenei nei primi cinquanta come il Regno Unito e quasi come gli Usa, con nove. Oltre all’eccellenza dell’università romana c’è l’ottima performance della Normale di Pisa che scala di tre posizioni e arriva al sesto posto (dal nono). Retrocedono invece ma restando sempre nelle prime cinquanta l’Università di Pisa, l’Alma Mater di Bologna, la Federico II, Ca’ Foscari a Venezia, Tor Vergata a Roma. Chiude l’Università del Sacro Cuore di Milano al cinquantesimo posto.

Per la Sapienza un balzo in avanti anche a Fisica, che passa dal 41esimo a al 36esimo posto. Qualcuno parla già di «effetto Parisi», riferendosi al premio Nobel 2021 per la fisica che insegna proprio alla Sapienza. La classifica QS però non include la presenza dei premi Nobel, ma potrebbe esserci stata una ricaduta sul prestigio complessivo dell’ateneo. Infine va segnalata la grande scalata della Luiss, capace di guadagnare 200 posizioni negli ultimi 5 anni. Così l’università di Confindustria entra tra le prime 100 al mondo nell’area Social Sciences and Management, prima in Italia e 22esima al mondo per gli Studi Politici ed Internazionali.

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