Depone in aula Madé Neumair, la sorella dell’assassino di Peter e Laura. Ascoltati durante il processo gli audio dei colloqui col fratello dopo la scomparsa dei genitori.
L’udienza è stata aggiornata alla prossima settimana. Martedì toccherà alle domande dei legali di Madé e della difesa di Benno.
Per tre ore Madé Neumair ha dovuto ricostruire davanti ai pm gli ultimi momenti di vita dei due genitori uccisi dal fratello Benno. Ha dovuto raccontare le ultime parole scambiate per telefono con la mamma, poco prima che fosse uccisa. E poi l’angoscia per la scomparsa dei due che si mescolava alla paura del fratello, ancora in libertà, che inanellava una bugia dietro l’altra.
Benno era lì, a pochi metri da lei. Ma Madé non lo ha mai guardato negli occhi, malgrado il nome del fratello sia risuonato una infinità di volte nel corso dell’audizione. È da quando è stato arrestato – il 29 gennaio 2021 – che è cessato ogni contatto tra i due. Alla fine della deposizione Madé lo racconta: non interagire col fratello la fa sentire più tranquilla. «Anche perché – dice – ho smesso di sperare in un gesto di pentimento da parte sua».
Madé fin da subito è stata convinta che Benno mentisse sulla sorte dei genitori
Benno, dal canto suo, sembra come assente. Come se non si parlasse continuamente di lui, per ore. La sorella racconta dei suoi scatti d’ira senza motivo, del suo vizio di dire bugie fin da bambino. Poi si passa ai depistaggi e ai rapporti difficili con mamma Laura, senza contare il doping e i ricoveri in psichiatria dopo aver simulato finte aggressioni. Ma nulla. Benno non fa una piega nemmeno quando Madé commenta gli audio che ha registrato a sua insaputa. Già il 10 gennaio 2021, cinque giorni dopo la scomparsa dei genitori, era convinta che Benno stesse recitando una parte. Così comincia a documentare ogni colloquio con lui: le telefonate, i messaggi vocali, perfino una intercettazione ambientale col cellulare nascosto nella tasca.
In aula si sentono così gli scambi tra i due fratelli, con Benno che le dice, cinque giorni dopo aver ucciso i genitori: «Se gli hanno fatto qualcosa prima o poi li trovano. Adesso è inverno, fa freddo e se li trovano sono congelati, preservati». E in una seconda telefonata lo si sente chiedere a Madé: «Scusa, posso chiederti una cosa della mamma e del papà? Secondo te sono nel fiume?». «No, non penso», risponde la sorella. «Anch’io non penso, avrebbero trovato qualche indizio», conclude Benno fingendo di apparire sollevato.
Gli scatti d’ira di Benno
C’è un momento però in cui Benno perde la calma. È quando, preda di quella che Madé definisce «una crisi isterica senza lacrime», accusa la sorella di sospettare di lui e la esorta a «cambiare atteggiamento». Le dice di accantonare «modi che non aiutano a trovare la verità ma anzi, ci mettono su un po’ di fango».
E poi di nuovo le bugie, con Benno che afferma di non avere nulla a che fare con la scomparsa dei genitori. Madé allora gli chiede espressamente di giurarglielo: «Prometti che non sai cos’è successo a mamma e papà?». E lui le risponde: «Io ti prometto che non ho nessuna idea, neanche la più piccola». Finita l’audizione, l’udienza è stata riaggiornata. Madé dovrà ritornare in aula martedì prossimo. Stavolta dovrà rispondere alle domande dei suoi legali e a quelli della difesa.