Ritrovato ennesimo cadavere, questa volta lungo le sponde del Po in secca: i resti, chiusi all’interno di un borsone, apparterrebbero a una donna. Aperto un fascicolo di indagine, si valutano due ipotesi: Samira El Atta e Isabella Noventa.
Orrore lungo il Po. Macabra scoperta quella effettuata ieri, lunedì 4 aprile, nel tardo pomeriggio. Portato a riva dalle acque, in una golena lungo il corso del fiume in secca, è stato ritrovato l’ennesimo cadavere fatto a pezzi. I resti, barbaramente mutilati, erano stati chiusi all’interno di un borsone. Secondo le primissime ricostruzioni, pare che il cadavere appartenga a una donna – vittima di omicidio.
Isabella Noventa o Samira El Atta? Avviate le indagini
La scoperta è stata fatta da un passante che, nel pomeriggio di ieri, si aggirava per la zona. Trovato il borsone e accertatosi del contenuto, l’uomo ha immediatamente segnalato l’episodio alle forze dell’ordine. Sul luogo, un’area nei pressi del Parco di viale dei Nati, a Santa Maria Maddalena, sono intervenuti immediatamente i carabinieri. Transennata la zona, sono stati avviati tutti i rilievi del caso. Aperto un fascicolo di indagine. Si lavora per cercare di risalire all’identità di quel corpo barbaramente mutilato.
Dalle prime indiscrezioni, pare che gli inquirenti abbiano già trovato una pista. Si lavorerebbe, principalmente, sui due omicidi avvenuti in Veneto, delitti per i quali il corpo della vittima non è mai stato ritrovato. Si tratta, nello specifico, dell’omicidio di Isabella Noventa (uccisa nel 2016 dall’ex fidanzato, la sorella di lui e un’amica) e di Samira El Attar (uccisa dal marito nel 2019).
Nel frattempo, i carabinieri di Modena sono impegnati su un altro macabro ritrovamento, avvenuto domenica scorsa. In data 3 aprile, infatti, sono stati ritrovati dei resti umani occultati in un sacco di cellophane, abbandonati sull’argine del fiume Tiepido, nel territorio comunale di Maranello. Anche in questo caso a fare la macabra scoperta è stato un uomo che passava di lì, e ha notato i pezzi di cadavere fuoriuscire dal sacco. I resti apparterebbero a una donna, tanto che in un altro sacco, scoperto poco lontano dal primo, sono stati ritrovati alcuni indumenti femminili.
Alla stregua di quanto sta avvenendo per il cadavere ritrovato lungo il Po, gli inquirenti stanno effettuando tutti gli accertamenti possibili, così da risalire all’identità della vittima. Sebbene stiano passando al setaccio tutte le denunce di scomparsa fatte pervenire negli ultimi mesi, però, tra le ipotesi è affiorata quella che vedrebbe i resti ritrovati appartenere alla giovane Saman Abbas. Proseguono le indagini.