L’attacco russo all’Ucraina è stato un duro colpo per gli equilibri internazionali.
La tensione tra la NATO e l’orso russo è andata crescendo in questi ultimi anni ed il tremendo attacco sul suolo ucraino è stato sicuramente una delle pagine di storia più dolorose e destabilizzanti negli ultimi decenni.
Ma se la guerra tra la Russia e di Paesi della NATO è sotto gli occhi di tutti, c’è una guerra più segreta ma non meno feroce che si sta combattendo all’interno dei palazzi del potere russi.
Putin contro i suoi 007
A quanto emerge da credibili retroscena, l’intelligence russa non è più in linea con il Cremlino e la situazione a Mosca potrebbe esplodere. Anzi, l’intelligence russa sarebbe convinta che Putin abbia inanellato un errore dietro l’altro e che adesso tutti i guai presenti e futuri della Russia siano solo colpa sua. Insomma per gli 007 russi Putin è il vero grande nemico della madrepatria. Uno scenario veramente incandescente rivelato da Andrej Soldatov in un’intervista a Repubblica. Soldatov è un autentico esperto dell’intelligence russa e su questo tema ha scritto numerosi libri.
Un uomo solo
Soldatov in particolare rivela come Putin in realtà stia giocando una partita molto pericolosa nella quale è sempre più solo. Aveva fatto il giro del mondo il video nel quale Vladimir Putin umiliava pubblicamente il direttore dell’intelligence.
Quel video era circolato molto su internet e secondo i detrattori di Putin era la dimostrazione di quanto il leader Russo fosse un autocrate arrogante persino con i suoi uomini. In realtà Soldatov rivela che le cose non stanno affatto così. Tra Putin e l’intelligence c’è un vero e proprio braccio di ferro e il leader russo starebbe portando avanti delle dure purghe all’interno dei servizi segreti. Addirittura due dirigenti della cosiddetta intelligence estera vale a dire quella che avrebbe dovuto prendere il potere in Ucraina sono stati arrestati.
La ricerca di capri espiatori
Sostanzialmente Putin ritiene che il suo piano di invadere l’Ucraina fosse valido ma che siano stati i servizi segreti a farlo fallire a causa della loro incompetenza. Al contrario, secondo quanto emerge dai retroscena, i servizi segreti sarebbero convinti che il piano di Putin fosse stato senza speranza fin dal primo giorno e che il leader russo stia conducendo la Russia verso il default ed un isolamento internazionale assai pericoloso. L’intelligence russa vede Putin come un leader privo della capacità di fare una vera pianificazione per il suo paese e che adesso pur di non ammettere di aver iniziato una guerra senza senso che ormai non sa più come concludere, stia cercando con arroganza e anche violenza capri espiatori da poter punire.
I servizi segreti puniti ingiustamente
Sempre secondo Soldatov l’operazione in Ucraina è stata una sorpresa persino per l’intelligence. Infatti Putin fino all’ultimo forse non fidandosi dei suoi collaboratori, ha tenuto tutti quanti all’oscuro della vasta portata dell’operazione tanto che sia nell’esercito che nei servizi segreti, molti sarebbero rimasti scioccati. Quello che emerge dal ritratto di Soldatov è un leader che dialoga sinceramente con massimo 4-5 persone e che oggi ha fatto ritrovare un paese intero impantanato in una guerra di cui nessuno in Russia, Putin per primo, può prevedere l’esito.