Ita Airways, scoppia la grana degli advisor: è scontro al vertice della compagnia

Sei consiglieri su nove pronti a dimettersi: accusano il presidente Altavilla di aver nominato illegittimamente dei consulenti per la vendita.

A un passo dalla privatizzazione scoppia un caso che irrita anche il Tesoro e il Governo.

È bufera all’interno del cda di Ita Airways, con due terzi dei consiglieri pronti a dimettersi. Mentre è imminente la privatizzazione della compagnia, è scoppiata la grana degli advisor. Il presidente Alfredo Altavilla ha deciso di nominare i consulenti per la vendita della compagnia. Ma la sua scelta è stata contestata in cda da almeno sei consiglieri su nove.

La decisione del manager viene infatti considerata illegittima. A gennaio la compagina aerea, su pressione del presidente esecutivo Altavilla, aveva ingaggiato tre consulenti per la vendita, o almeno questo era stato l’annuncio. Come advisor erano stati indicati Jp Morgan e Mediobanca, per la parte finanziaria e lo studio Grande Stevens per la parte legale.

Spese raddoppiate di 4 milioni per la casse statali

Il presidente di Ita Airways Alfredo Altavilla – Meteoweek

La spesa complessiva per le consulenze, secondo voci mai confermate, si aggira intorno ai 4 milioni. Una somma che però era stata accolta sfavorevolmente dai vertici della compagnia che avevano richiesto chiarimenti e invitato a ponderare attentamente un esborso tanto impegnativo. Questo soprattutto perché – hanno fatto notare alcuni consiglieri in consiglio d’amministrazione – l’indicazione dei consulenti spetta al Tesoro, unico azionista della compagnia, e non alla società in vendita.

La questione, posta circa due settimane fa, era stata messa da parte in attesa delle decisioni del Mef. Un paio di giorni fa il Tesoro ha designato ufficialmente i suoi consulenti: Equita e lo studio legale internazionale Giani Origoni. Dopo l’indicazione ufficiale del Tesoro i consiglieri sono così tornati alla carica minacciando le dimissioni in polemica col presidente Altavilla. Il rischio paventato dai consiglieri è che la Corte dei conti possa chiedere ragione di questa spesa supplementare – di fatto un raddoppio – che va a gravare sulle casse statali. Da qui, secondo indiscrezioni, la richiesta ad Altavilla di revocare i tre advisor indicati in precedenza.

Anche il Tesoro ha fatto trapelare la propria contrarietà all’operazione, facendo chiaramente intendere che la gestione della privatizzazione spetta unicamente al ministero. Irritazione per la scelta di Ita Airways anche all’interno del governo.

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