A causa della guerra in Ucraina la Polonia arresta le importazioni di carbone russo con un decreto dell’esecutivo.
A rendere nota la fuga in avanti del paese polacco è stato un portavoce del governo di Varsavia.
Fin dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina la Polonia aveva chiesto ai paesi Ue di bandire dell’Europa le importazioni di gas, petrolio e carbone dalla Russia. Ma adesso Varsavia ha deciso di agire in autonomia senza aspettare le decisioni degli altri partner europei: niente più carbone dalla Russia.
Il premier polacco Mateusz Morawiecki aveva preannunciato la decisione al presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, chiedendo garanzie sul fatto che la Polonia non sarebbe incorsa in penalizzazioni, considerato che le sanzioni andrebbero decise a livello europeo. Il governo polacco si è detto consapevole che la sua decisione unilaterale solleverà quasi inevitabilmente delle questioni legali ma, fanno sapere da Varsavia, “non possiamo ancora aspettare che l’Ue agisca su questa questione”. Perciò nei prossimi giorni l’esecutivo presenterà anche un piano di graduale riduzione del petrolio russo.
In Polonia l’80% dell’energia viene da carbone e lignite. Malgrado sia il maggiore produttore europeo di carbone, la Polonia lo importa anche. Nel 2021, riferisce la Bbc, oltre due terzi delle importazioni polacche di carbone (12,8 milioni di tonnellate) provenivano dalla Russia. Adesso la Polonia pensa di acquistare il carbone australiano.